CARIATI «In attesa del Commissario Longo, quali sono gli interventi che, nel frattempo, si potrebbero realizzare?» A porsi la domanda è il presidio popolare permanente, che da oltre due mesi occupa i locali dell’ex ospedale Vittorio Cosentino di Cariati.
Come noto, l’associazione Le lampare Basso Ionio cosentino ha dato avvio all’occupazione per chiedere il reinserimento nella rete ospedaliera regionale della struttura chiusa lo scorso 2010 in seguito alla sottoscrizione del piano di rientro dell’allora governatore (in qualità di commissario ad acta, Giuseppe Scopelliti).
La risposta immediata si è concretizzata in un sopralluogo dell’Asp di Cosenza e nelle successive promesse “strappate” all’ora commissario Bettelini relative all’assunzione di 3 operatori socio-sanitari e altro personale medico da inserire in alcuni reparti della struttura. La prima promessa si è concretizzata con l’assunzione degli oss.
Nel frattempo, sono arrivate, da parte del commissario Giudo Longo – che non ha ancora visitato la struttura accogliendo i quotidiani inviti fatti dal presidio – le nomine dei nuovi sub-commissari tra cui Vincenzo La Regina all’Asp di Cosenza. Il presidio ha così elencato una serie di nuove proposte da sottoporre proprio a La Regina, che potrebbero portare al progressivo rilancio della struttura dando così ristoro in termini sanitari alle migliaia di persone componenti la popolazione prossima al Vittorio Cosentino, tra le province di Cosenza e Crotone.
LE PROPOSTE «Le nostre proposte al Commissario Asp di Cosenza, La Regina – dice Mimmo Formaro, portavoce del presidio – affinché si intervenga subito, vogliono far sì che venga lanciato un messaggio di cambio di rotta e siano garantiti i lea nel nostro territorio».
Il presidio chiede «due Tecnici nel Laboratorio Analisi ( già provvisto di strumentazione) per poter garantire, così, la reperibilità notturna; un Medico Radiologo, così da poter garantire al territorio un servizio essenziale che all’oggi manca; il Servizio di Fisioterapia correlato alla Rsam, così da poter avere il percorso di cura completo per i pazienti».
Inoltre viene chiesto l’inserimento di personale Medico per il Cim e personale Infermieristico per Il Servizio Adi.
«Questa – continua il presidio – è la base di partenza con cui speriamo di andare al confronto con La Regina. C’è bisogno di tenere alta l’attenzione perché qualcuno vuole che finisca nel dimenticatoio. Noi rimaniamo sul pezzo fino alla riapertura dell’ospedale di Cariati». Nei giorni scorsi, sempre il presidio aveva lanciato un appello ai cittadini dei diversi paesi del comprensorio in vista delle prossime regionali: «Se non dovesse essere riaperto l’ospedale, non andiamo a votare». (f.d.)
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