REGGIO CALABRIA «Il Piano di vaccinazione anti Sars-Cov-2 della Regione Calabria, approvato l’11 gennaio dal commissario ad acta Longo, prevede per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini l’attribuzione di 5.070 dosi, in cui sono comprese quelle destinate al richiamo che sarà somministrato dal ventunesimo giorno dalla prima inoculazione. Pertanto, a poter beneficiare del vaccino contro il Covid-19 saranno 2.535 persone: una cifra irrisoria a fronte del numero senz’altro maggiore di dipendenti del Policlinico di Germaneto».
Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro accogliendo la preoccupazione di Alessandro Caputo e Angela Bianco, studenti della facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e membri dell’associazione “Insieme per gli studenti”. Spiega il consigliere regionale: «Se si considerano tutte le figure professionali che ruotano intorno al Policlinico (personale medico e sanitario non medico, infermieri, oss, specializzandi, tirocinanti, assegnisti e dottorandi di ricerca, addetti alle pulizie e ai servizi di ristorazione), ovvero a persone che svolgendo il proprio lavoro in corsia sono esposti ogni giorno a un serio rischio di contagio, appare evidente che 5.070 dosi siano pressoché insufficienti. Per i tirocinanti, ad esempio, per cui il percorso di formazione è di vitale importanza, è stata senza dubbio un’ottima decisione quella di inserirli tra le categorie da vaccinare in via prioritaria. Ma altrettanto necessario è assicurare loro entrambe le dosi in questa cruciale fase iniziale».
«Chiedo pertanto al Commissario ad acta Longo – conclude Pitaro – di integrare il numero delle dosi da destinare all’Azienda Ospedaliera Mater Domini, al fine di garantire la completa tutela del diritto alla salute e del diritto a lavorare in condizioni di sicurezza agli studenti tirocinanti e ai dipendenti tutti».
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