CATANZARO Gli operatori del 118 della provincia di Catanzaro stanno inscenando un sit-in di protesta davanti la sede della Regione a Catanzaro. Varie sono le rivendicazioni del personale dell’emergenza sanitaria, che contesta in generale la sistematica violazione dei propri diritti, e in particolare il mancato pagamento dell’indennità Covid 19, il mancato pagamento del premio di produttività, il blocco degli straordinari, inoltre resta sempre forte la contrarietà alla restituzione dell’indennità aggiuntiva richiesta dall’Asp di Catanzaro.
Ma gli operatori del 118 di Catanzaro lamentano anche le condizioni di grave disagio nelle quali sono costretti a operare, a partire dall’inadeguatezza e dalla vetustà dei mezzi a loro disposizione, e la mancata medicalizzazione di tre postazioni sul territorio, quelle di Tiriolo, Sersale e Maida. «Siamo eroi ma senza medaglia, perché non siamo messi nelle condizioni di assicurare la migliore qualità del soccorso, conpesanti riflessi in primo luogo per i pazienti e poi per noi stessi», ha detto un operatore del 118 di Tiriolo.
Al sit-in di protesta il personale del 118 si è presentato indossando la casacca rossa del servizio di soccorso. Una delegazione composta da un medico, un infermiere e un autista è stata convocata per un confronto dai vertici della struttura commissariale e del Dipartimento regionale Tutela della salute.
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