LAMEZIA TERME «Vogliamo un centrosinistra denso di contenuti ma ispirato dal basso e senza decisioni pregiudiziali». Sfida Calabria, il movimento dei sindaci, scende in campo con idee ben precise per le prossime elezioni regionali. Le prese di posizione di De Magistris, la nuova scommessa targata Oliverio, le posizioni del Pd, anche su questi argomenti Sfida Calabria è chiara.
«Ad oggi siamo 116 – spiega al Corriere della Calabria il sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà – proveniente dalle province calabresi, ma le adesioni continuano e tra pochi giorni saremo molti di più».
I sindaci calabresi, quindi, diranno la propria ed avranno una voce univoca. «Il nostro profilo politico è prettamente civico, non partitistico. Noi ci rivolgiamo al parterre di centrosinistra che vogliamo riempire di contenuti. Noi sindaci ci definiamo portatori del civismo più puro, tanti auspicato».
«Non condividiamo – evidenzia Giampà – imposizioni calate dall’alto o che ai tavoli partecipino soggetti senza rappresentanza. Chiediamo il coinvolgimento di noi “costruttori” e vogliamo che si arrivi all’unità del centrosinistra, ma partendo dal basso. Vogliamo essere protagonisti».
Rispetto al Pd che sembra voler accelerare nella scelta del candidato alla presidenza della Regione, il sindaco di San Pietro a Maida si augura che il partito «si vesta di coraggio e che apra un cantiere nel centrosinistra. Deve, certo, dettare la linea ma noi vogliamo che siano dense di contenuti, che ci siano i moderati, i riformisti, che si parli di temi, si pensi a come spendere le risorse».
«Il centrosinistra oggi è indebolito – prosegue Giampà – si è perso del tempo utile a costruire, e senza che ci fosse una chiarezza Pd-M5S. In questo senso, in Calabria quella chiarezza è sempre mancata. Quanto accade a Roma avrà delle ripercussioni nella nostra regione, ma ci auguriamo che quella calabrese sia una storia a sé e si costruisca considerando che il nostro avversario è un centrodestra compatto. L’unico modo per batterli è concorrere uniti. Il Pd deve avere il suo ruolo, con Italia Viva, perché in Calabria possiamo parlare la stessa lingua».
«La discesa in campo di De Magistris? Quando parlo di un centrosinistra debole, mi riferisco a questo. Non siamo favorevoli a nomi calati dall’alto e per quanto abbiamo potuto apprendere il sindaco di Napoli si “autocandida”, addirittura ponendosi come pregiudiziale per il tavolo di centrosinistra: non è certo questo il modo migliore di esordire. C’è gente che spesso fonda una sigla e crede di essere decisiva. Nelle composizione delle liste poi, non si possono smarrire i territori. Ben venga, quindi, De Magistris se vuole maturare questa esperienza, ma non considerare l’area come un cantiere aperto la sua candidatura pone dei pregiudizi».
No, dunque, al “metodo” dell’ex pm di Catanzaro, mentre Sfida Calabria lascia qualche spiraglio aperto in direzione di Mario Oliverio. «Non vi è nulla di male se l’ex presidente della Regione vorrà essere dalla partita. Noi ci poniamo come garanti nella costruzione di questo tavolo allargato al civismo e all’esperienza, ma l’unico modo per farlo – conclude Domenico Giampà – è mettere da parte veti incrociati e personalismi e concorrere uniti».
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