ROMA Nessuna sospensione dell’efficacia del provvedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (Via) adottato dal ministero dell’Ambiente il 22 ottobre 2019 sul progetto di realizzazione di un molo d’attracco per navi traghetto per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti al Porto di Reggio Calabria, in località Pentimele. L’ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio respingendo le richieste avanzate dal Comune di Reggio Calabria.
I giudici amministrativi hanno ritenuto che «in base alla tipologia e al contenuto degli atti impugnati, manchi, allo stato, in relazione all’istanza cautelare, il requisito del periculum in mora, inteso come rischio imminente di un pregiudizio grave ed irreparabile per le ragioni del ricorrente, poiché, come evidenziato dall’Amministrazione Statale e dalle controinteressate, il decreto in questione rappresenta solo l’atto conclusivo del sub-procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto, non costituendo titolo per l’avvio dei lavori». In più, per il Tar, l’assenza di un concreto e imminente pericolo derivante direttamente dai provvedimenti impugnati, trova «piena conferma anche nella tempistica stessa del presente giudizio, nel quale il Comune ricorrente, dopo aver proposto il ricorso, assistito sin dall’origine dall’istanza cautelare alla fine del 2019, ha atteso quasi un anno prima di depositare l’istanza di fissazione di udienza, mostrando così di non avere una concreta urgenza di sottoporre la richiesta di sospensiva all’esame del Tribunale». Tutti elementi, questi, che hanno portato al rigetto dell’istanza cautelare, con contestuale condanna del Comune di Reggio Calabria alla rifusione delle spese di giudizio.
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