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Rapina da 3mila euro in un'area di servizio sulla 106, tre arresti a Cirò Marina

Il colpo risale all’ottobre 2020, quando la banda portò via l’incasso, stecche di sigarette e alcuni “gratta e vinci” a Mandatoriccio. Due uomini e una donna incastrati dalle immagini del sistema d…

Pubblicato il: 23/01/2021 – 15:40

MANDATORICCIO Sabato mattina, i carabinieri della Stazione di Mandatoriccio, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina, hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Tribunale di Castrovillari nei confronti di tre soggetti, due uomini ed una donna, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso, consumatasi nello scorso ottobre ai danni del titolare dell’esercizio pubblico ubicato all’interno di un’area di servizio in Pietrapaola.
LA RAPINA Il fatto si era consumato nella notte dell’11 ottobre 2020, quando i due uomini, V. C. classe 1981, P.A. classe 1978, entrambi cirotani, unitamente alla convivente di quest’ultimo I.D.I., cittadina romena classe 2001, giungevano a bordo di una autovettura in uso a uno dei tre priva di targa posteriore. Arrivati nei pressi dell’area di servizio ubicata lungo la Ss 106, gli stessi si sarebbero intrattenuti per alcuni minuti sia all’interno del bar sia nel piazzale dell’area di servizio e, dopo aver consumato alcune bevande e aver conferito con alcuni avventori estranei al momento alla vicenda giudiziaria, sarebbe stata perpetrata la rapina nei confronti dell’esercente che, dopo essere stato minacciato e strattonato, sarebbe stato privato del denaro presente nella cassa, di alcune stecche di sigarette ed alcuni gratta e vinci, per un valore complessivo successivamente quantificato in oltre tremila euro. I tre si sarebbero dati alla fuga, poi, a bordo dell’autovettura in direzione Sud.
LE INDAGINI Le indagini dei militari dell’Arma, scattate nell’immediatezza e dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari Mauron Gallone, si sono concentrate sin dai primi istanti sull’analisi delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza dell’area di servizio, nonché sull’approfondimento dei tabulati telefonici e sull’escussione di persone informate sui fatti. Gli elementi raccolti avrebbero consentito quindi la compiuta identificazione dei tre responsabili nonché la ricostruzione dei fatti. L’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dei due uomini è stata notificata nel carcere di Crotone, dove al momento si trovano poiché già sottoposti ad una misura cautelare custodiale emessa nell’ambito di un altro provvedimento, mentre nei confronti della giovane donna sono stati disposti gli arresti domiciliari nella propria abitazione.

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