CATANZARO Una consulenza grafologica è stata depositata dalla difesa dell’ex assessore di Catanzaro Giampaolo Mungo, gli avvocati Vittorio Ranieri e Leo Pallone, riguardo ad alcune firme che Salvatore Veraldi, all’epoca fidanzato con la figlia di Mungo, avrebbe rilasciato su alcune ricevute di pagamento. In sede di interrogatorio Veraldi ha disconosciuto che le forme fossero le proprie e la consulenza grafologica mira a dimostrarlo.
Questo è quanto è emerso nel corso dell’udienza preliminare che vede imputati, oltre a Mungo e Veraldi, anche Antonino Laganà, titolare della “Catanzaro Nuoto”. Per l’accusa, Mungo, «sfruttando e vantando relazioni esistenti presso pubblici ufficiali» in servizio nel Comune di Catanzaro e nella Catanzaro Servizi, e dunque «giovandosi della sfera di influenza derivante dalla carica di assessore allo Sport rivestita nei periodi febbraio 2013-marzo 2014 e gennaio 2016-luglio 2017» si sarebbe fatto «promettere ed effettivamente dare diverse utilità», corrisposte attraverso l’ex fidanzato della figlia, da Lagonia. Tra queste «utilità» vi sarebbero due versamenti di 7.500 euro (il primo arrivato sulla Poste Pay evolution di Veraldi; la seconda volta invece il passaggio del denaro sarebbe avvenuto in contanti) e «l’assunzione nella società sportiva della figlia».
I legali di Mungo hanno anticipato di chiedere il rito abbreviato per il proprio assistito ma la richiesta non è stata ancora formalizzata e questo potrebbe avvenire nel corso dell’udienza del prossimo 12 aprile.
Nel collegio difensivo gli avvocati Antonio Lomonaco, Antonello Talerico, Giuseppe Pitaro, Vittorio Ranieri. (ale.tru.)
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