CATANZARO Al 25 gennaio 2021, L’Inps ha gestito circa 3,56 milioni di domande di cassa integrazione per emergenza Covid da parte delle aziende e accettate oltre 3,20 milioni, ovvero il 97,3%. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Ente previdenziale nazionale. Le domande respinte sono 271mila e quelle in lavorazione 88mila, di cui 60mila (quasi il 70%) sono state presentate tra dicembre e gennaio. Nell’ultimo trimestre del 2020, in particolare da novembre, si è nuovamente intensificato l’afflusso di domande di autorizzazione e di pagamento. Nonostante l’afflusso notevole di domande, anche i pagamenti ai lavoratori risultano aver coperto ad oggi il 98,3% delle richieste pervenute, ovvero 16,9 milioni di domande su 17,2 milioni di domande. Sono in lavorazione i pagamenti per 293 mila prestazioni di cui 252 mila giunte a gennaio. E relativamente alle domande antecedenti, del periodo marzo-settembre 2020, risultano pendenti primi pagamenti diretti CIG per 500 persone, pratiche ancora in esame per problematiche complesse, alcune delle quali possono riguardare fattispecie non autorizzabili.
Complessivamente, per quanto riguarda i pagamenti ai lavoratori, l’Inps ha gestito ad oggi oltre 17 milioni di operazioni di pagamenti diretti, rivolti a 3,6 mln di lavoratori, e oltre 10 milioni di pagamenti a conguaglio dopo anticipo alle aziende per 3,4 milioni di lavoratori, con un esborso complessivo, ad oggi, di quasi 20 miliardi di euro per Cig Covid. Per quanto riguarda i conti Inps, non esiste alcun allarme per il pagamento delle pensioni e delle altre prestazioni dell’Istituto, che possono essere finanziato attingendo, sulla base di vari strumenti che le legge mette a disposizione, a risorse dello Stato. Complessivamente, durante la pandemia, Inps ha pagato 15 milioni di cittadini, per tutte le prestazioni Covid, per oltre 33,5 miliardi di euro.
x
x