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Giglio si è dimessa. Il presidente di Unindustria: «Estirpare i fenomeni criminali»

La presidente dei giovani industriali crotonesi avrebbe avuto un ruolo centrale nell’intreccio politico-affaristico-mafioso emerso dall’inchiesta. Ferrara: «Il corpo produttivo della regione è, nel…

Pubblicato il: 27/01/2021 – 11:12
Giglio si è dimessa. Il presidente di Unindustria: «Estirpare i fenomeni criminali»

LAMEZIA TERME La presidente dei Giovani Industriali di Crotone si è dimessa. Glenda Giglio, avrebbe un ruolo centrale nell’intreccio politico-affaristico-mafioso scaturito con l’inchiesta “Basso Profilo” e Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, intervenuto questa mattina a “Buongiorno regione” su Raitre Calabria, ha commentato ricordando come il corpo produttivo della regione sia «nella stragrande maggior parte sano, e come tale va preservato». Occorre, però, che «si intervenga subito per estirpare, quando si manifestano contesti come quelli che sembrerebbero emergere dall’indagine», ma anche che non si faccia «di tutta l’erba un fascio e come ha detto il procuratore Gratteri, bisogna fare in modo di non buttare il bambino con l’acqua sporca».

Glenda Giglio

«Non c’è stato bisogno di attuare i protocolli rigidissimi che fanno riferimento al codice etico – ha spiegato ancora Ferrara – perché la Giglio si è dimessa prima. In una cornice di garantismo dobbiamo avere totale fiducia nella magistratura e fare in modo che la giustizia compia il suo corso».
RECOVERY PLAN, L’OCCASIONE DELLA VITA Il presidente di Unindustria Calabria ha commentato anche il Recovery plan. «È l’occasione della vita per questo Paese, per disegnare il futuro e riscrivere le regole. La proposta licenziata dal governo – ha detto non risponde a questo obiettivi e non collima con le linee guida dell’Unione europea. Non esistono progetti esecutivi, le misure non hanno valutazione d’impatto, non sono accompagnate dalle famose riforme che ci chiede l’Ue, riforme sulla giustizia, sul lavoro, sul fisco, soprattutto sulla pubblica amministrazione e non c’è neanche una governance ben chiara. Bisogna intervenire presto e bene perché ormai i tempi sono ristretti per presentare all’Europa un progetto che possa essere accolto».
«Da questo punto di vista – è andato avanti il presidente degli industriali calabresi – noi come regioni del mezzogiorno e Unindustria Calabria, all’interno di un documento più ampio di Confindustria, siamo pronti a offrire il nostro contributo. Abbiamo elaborato il progetto “Costruire il mediterraneo”, che focalizza le attenzioni sulle infrastrutture logistiche determinanti per l’economia futura e necessarie per uscire dalla marginalizzazione rispetto al commercio internazionale. Ferrovia ad alta velocità, strade, porto e soprattutto le infrastrutture digitali che sono fondamentali come driver per il futuro dell’economia. La nostra regione, in passato, ha manifestato lacune, adesso non si può assolutamente sbagliare. Non dimentichiamo che insieme al Recovery plan dobbiamo ricostruire la nostra regione con la programmazione 2021-27, quello che è il Recovery plan calabrese. Per farlo dobbiamo stimolare e attrarre investimenti: può essere questa la ricetta per traghettare la Calabria nel futuro ed Unindustria è pronta a offrire il suo contributo».

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