CATANZARO Avviare un’attività imprenditoriale e spostare la residenza in un piccolo borgo: è questa la finalità del progetto del “reddito di residenza attiva” che la Regione Calabria mette in campo, in via sperimentale, per porre un freno allo spopolamento delle aree interne. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, in una conferenza stampa nella sede della Giunta a Catanzaro, dagli assessori regionali al Welfare, Gianluca Gallo, e allo Sviluppo economico, Fausto Orsomarso. Utilizzando risorse per 700mila euro stanziate dai ministero delle Finanze e dello Sviluppo economico, nei prossimi giorni la Regione Calabria pubblicherà un bando rivolto ai Comuni sotto i 2000 abitanti e a persone dai 14 ai 40 anni, residenti fuori dalla Calabria, che abbiano intenzione di trasferirsi in questi Comuni spostandovi anche la propria attività professionale o imprenditoriale: il progetto prevede che, a chi aderisce, sia assicurato, per i primi 36 mesi, un “reddito di residenza attiva” di mille euro più un’abitazione. «Come Giunta – ha proseguito Gallo – abbiamo pensato di voler dare una speranza a questi piccoli Comuni, che in Calabria sono la stragrande maggioranza, una risposta concreta rispetto ad altre iniziative del passato rimaste solo enunciazioni. È un progetto che inoltre vuole essere anche un segnale per il post Covid, visto che magari tante persone stanno soffrendo nelle grandi città e potrebbero trovare una nuova spinta trasferendosi in una piccola comunità. «Se l’esperimento andrà bene, siamo poi pronti a investire ulteriori risorse e a trasformare questo progetto del “reddito di residenza attiva” in una misura rientrante nella prossima programmazione europea. Inoltre – ha aggiunto l’assessore regionale al Welfare – in questi giorni ricorre l’anniversario dell’elezione a presidente della Regione della compianta Jole Santelli, e con questo progetto diamo continuità alla sua azione oltre a renderle il doveroso omaggio». Secondo Orsomarso, «questo progetto di inclusione sociale intende ribaltare lo spopolamento di 100 persone a Comune che si sta assistendo nei Comuni sotto i 2000 abitanti, che snlo il 75% del totale calabrese. È un progetto che rientra nella nostra visione di futuro della Calabria, valorizzando un’identità che va rivendicata e che rivendichiamo, e rientra in una programmazione più generale che prevederà anche altre iniziative, come il wi-fi gratuito nei piccoli Comuni».
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