ROMA «Sono molti purtroppo i giudizi e le indagini dell’anno appena trascorso per gravissimi fatti di criminalità mafiosa, spesso in collusione con uomini politici o con amministratori, confermandosi la corruzione quale strumento abituale delle cosche criminali». Un aspetto preoccupante, sottolineato dal Pg della Cassazione, Giovanni Salvi, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
OMICIDI E FEMMINICIDI Secondo Salvi, inoltre, «l’Italia è uno dei paesi al mondo con il minor tasso di omicidi. Calano anche gli omicidi delle donne ma i femminicidi sono diventati più numerosi nel contesto del generale calo del più grave dei delitti», ha aggiunto il Pg evidenziando la preoccupazione per la violenza di genere.
IL CASO PALAMARA «Sono state emanate linee guida per l’esame dei molti casi emersi dalle indagini della Procura di Perugia – ha sottolineato ancora Giovanni Salvi – e che hanno distinto i casi di effettiva rilevanza disciplinare rientranti nella valutazione di Csm o Anm dalle condotte, pur in contrasto con precetti etici o deontologici non hanno però alcuna valenza negativa. E tali linee guida sono state elaborate e quindi rese pubbliche, in piena trasparenza». Il riferimento è alle notizie relative alla presunta attività di autopromozione svolta da Salvi prima di diventare Pg, emerse dal libro “Il Sistema – intervista a Luca Palamara”. E, a proposito del caso Palamara, Salvi spiega: « Finora in seguito al caso Palamara, è stata esercitata l’azione disciplinare nei confronti di 27 magistrati, per 17 dei quali è già stato chiesto il giudizio, che si svolge di fronte alla sezione disciplinare del Csm». Per Salvi «non dobbiamo riprodurre nel giudizio disciplinare le dinamiche degenerative che hanno afflitto il diritto penale, così da farne non il luogo eccezionale della violazione del precetto tipico, ma quello di un diritto punitivo etico».
TERRORISMO “Sempre allarmanti anche se ben contenute da una salda azione preventiva, sono le attività di associazioni terroristiche o eversive; va segnalato con particolare attenzione il riproporsi di antiche pulsioni razziste e antisemite, che si saldano a nuovi mezzi di comunicazione e all’affermarsi di movimenti che si richiamano al suprematismo bianco» ha spiegato ancora il Pg della Cassazione Giovanni Salvi. «Su questo campo – ha concluso – un grande lavoro è stato fatto dalle forze dell’ordine e dall’Intelligence».
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