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Satriano, la storia di Rebecca: aiutata dai social, diventa vittima di cyberbullismo

La 13enne, affetta da una malattia genetica, ha trovato nella comunità di TikTok uno stimolo per andare avanti. In seguito uno dei suoi video è stato condiviso da un account ed è diventata oggetto…

Pubblicato il: 29/01/2021 – 8:28
Satriano, la storia di Rebecca: aiutata dai social, diventa vittima di cyberbullismo

SATRIANO Quella di Rebecca è una storia che racconta «la doppia faccia dei social». La 13enne del Catanzarese è affetta da una malattia genetica che l’ha portata a subire 21 delicati interventi di chirurgia e una serie di trattamenti che le hanno permesso di andare avanti fino ad oggi.
La giovane è riuscita a trovare sollievo nella comunità del social TikTok, dove da tempo racconta la sua storia ricambiando col suo quotidiano coraggio l’affetto di molti.
Non è stato facile addentrarsi nella selva dei social. Soprattutto i primi tempi c’è da convivere con gli insulti che spesso arrivano da utenti, giovani o meno che siano, inconsapevoli che oltre lo schermo, le loro parole giungono ad altri esseri in carne ed ossa. Ha resistito, Rebecca. E la sua resistenza ha pagato.
Questo fino al periodo più recente, quando la giovane diviene suo malgrado vittima di un grave episodio di cyberbullismo. Uno dei video dove si racconta viene infatti “ripostato” con insulti sull’account instagram di una persona con diverse migliaia di followers. Inizia così una “shitstorm” incontrollata che piomba su Rebecca come ulteriore smacco.
La famiglia decide di sporgere denuncia alla polizia postale, ma l’iter è molto lungo e nell’attesa degli esiti, l’account che ha fatto dell’altrui insulto il suo “trend” è rimasto aperto, mentre uno degli account di Rebecca è stato temporaneamente sospeso.
La 13enne, insieme alla madre, in collegamento negli studi Rai ha raccontato la sua storia. La madre, Laura, ha così spiegato: «I social non vanno demonizzati a prescindere perché hanno aiutato Rebecca quando ha condiviso la sua situazione. Tante persone volevano trovare forza nella sua storia e sentirsi meno soli. Ma la famiglia – aggiunge – deve accompagnare i ragazzi. Noi abbiamo dato l’autorizzazione a usare TikTok, abbiamo controllato i contenuti».
Negli studi Rai interviene anche Maria Francesca Amendola, psicologa e psicoterapeuta che spiega come il problema necessiti di riflessioni e cambiamenti nei servizi.
Dopo i tragici fatti di Palermo, dove una minorenne ha perso la vita in seguito ad una folle “challenge”, il garante per l’infanzia ha inibito l’uso di TikTok ai soggetti sotto i 18 anni.
Inoltre «con questa nuova disposizione di mettere psicologi in tutte le scuole, si è mosso un primo passo, ma c’è necessità anche fuori dalla scuola di accompagnare le famiglie affinché siano in grado di evitare questi eventi traumatici».

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