Covid, i dati nella Sibaritide: a Corigliano Rossano i casi attivi sono 571, a Cassano 177

CORIGLIANO ROSSANO Da lunedì mattina la Calabria sarà in zona gialla. Un attenuamento dei protocolli di contenimento che in realtà come Corigliano Rossano o Cassano potrebbero causare ulteriori problemi. Lo sostiene Martino Rizzo, responsabile del dipartimento Igiene e Sanità dell’Asp per l’area della Sibaritide. «Attenzione alla zona gialla – dice Rizzo – non diamo occasione al virus di circolare, usiamo il distanziamento e la mascherina. Particolarmente nella piana di Sibari, dove il picco dei contagi è arrivato con ritardo rispetto al resto della provincia e rischiamo di riprecipitare in una situazione di alta criticità».
Per avvalorare questa tesi Rizzo snocciola i dati della settimana fra il 25 e il 31 gennaio. In questo lasso di tempo a Corigliano Rossano sono stati registrati 146 nuovi casi, a Cassano 35, a Trebisacce 7, a Crosia 5, a Francavilla Marittima 4, a Cariati 1. «La settimana dimostra ancora una buona capacità di trasmissione del virus, che circola abbondantemente nella popolazione, sebbene la situazione sia in netto calo rispetto alla settimana precedente», spiega poi Rizzo.
«Nell’Asp di Cosenza, oggi, abbiamo avuto 67 tamponi positivi su 324 tamponi esaminati – puntualizza –. I dati sui casi attivi a domicilio si stanno ridimensionando rispetto a quelli pubblicati dall’Asp il 26 gennaio. In base ai nostri calcoli, la situazione dovrebbe essere questa: Amendolara 1 caso, Campana 3, Cariati 6, Cassano 177, Corigliano Rossano 571, Crosia 13, Francavilla 9, Montegiordano 2, San Cosmo Albanese 3, San Demetrio Corone 3, San Lorenzo Bellizzi 1, Trebisacce 11, Vaccarizzo 1, Villapiana 11. Negli altri Comuni dello Ionio – conclude Rizzo – non ci dovrebbero essere casi positivi a domicilio, relativi a residenti». (lu.la.)