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Cosenza, l’impegno dell’esercito nella lotta al Covid – VIDEO

Intervista al nuovo direttore dell’ospedale da campo. «Eseguiti eseguiti oltre 5600 tamponi, 35 i pazienti ricoverati»

Pubblicato il: 04/02/2021 – 13:54
di Fabio Benincasa
Cosenza, l’impegno dell’esercito nella lotta al Covid – VIDEO

COSENZA L’ospedale da campo gestito dall’esercito nel cuore di Cosenza, a Vaglio Lise, conta 40 posti letto ordinari, 3 posti letto di terapia semintensiva e un laboratorio per i tamponi. Da novembre è attivo e quotidianamente contribuisce ad alleggerire la pressione sugli ospedali cosentini garantendo ai pazienti positivi al Covid la possibilità di effettuare i tamponi e avere cure immediate. A dirigere l’ospedale da campo di Cosenza è il Colonnello Francesco Rizzo, specializzato in neurologia. «Da quando l’ospedale da campo è attivo – racconta al Corriere della Calabria – sono stati eseguiti oltre 5600 tamponi, 35 i pazienti ricoverati, 22 i dimessi e 4 trasferiti all’ospedale Annunziata di Cosenza. Il personale è composto da circa 70 unità suddivisi tra medici, personale infermieristico w militari del 3° reparto di Sanità “Milano” responsabili del montaggio e manutenzione di tutta l’infrastruttura».

Lotta al Covid

«Sono in servizio in Calabria, dallo scorso 20 gennaio – aggiunge il Colonnello Rizzo – e sin da subito ho apprezzato la vicinanza del popolo cosentino. Proprio oggi abbiamo dimesso due pazienti e le loro famiglie hanno riconosciuto e apprezzato il nostro supporto. La nostra è un’attività particolare. Il virus tiene lontani le persone care e i pazienti vengono ricoverati in una tenda, dotata di tutti i comfort necessari. Il nostro compito è rendere quanto più confortevole possibile la loro permanenza nell’ospedale da campo ed è per questo che si instaura un legame speciale».

Donazione di sangue

Il contributo delle donne e degli uomini dell’esercito a Cosenza non è legato solo al prezioso sostegno nella lotta al Coronavirus. Nelle scorse settimane, infatti, all’Ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza è stato avviato il primo ciclo di donazioni di sangue da parte del personale sanitario militare e di quello preposto al supporto logistico del 3° Reparto di Sanità “Milano”, impiegato presso l’Ospedale da campo cosentino. Sono state raccolte numerose unità di sangue intero e piastrine, secondo un piano opportunamente definito che ha grantito un flusso continuo e costante di donatori. «Abbiamo intrapreso questa attività e settimanalmente – sostiene il Colonnello – parte del nostro personale si reca al centro trasfusionale».

L’impegno costante dell’esercito

L’ospedale da campo di Cosenza sarà attivo fino a quando sarà necessario il contributo offerto alla lotta al Covid. «Il nostro compito si esaurirà quando le autorità politiche di concerto con quelle sanitarie e della struttura emergenziale riterranno di poter fare a meno del nostro servizio per continuare a gestire questa delicata fase della pandemia». Il Colonnello Rizzo prima di salutarci e tornare a lavoro, ci chiede di poter ringraziare «i ragazzi hanno allestito la struttura da campo che deve mantenere e garantire l’isolamento. A loro va il mio plauso per l’impegno profuso. Siamo schierati con due assetti, uno medico e logistico che cura il real life che si occupa del funzionamento del campo, uomini e donne impegnate h24 per permetterci di lavorare in qualsiasi condizione e senza problemi». (redazione@corrierecal.it)





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