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Il caso

De Magistris imputato a Lamezia per diffamazione, al via il processo

L’ex magistrato è accusato di avere offeso, nella trasmissione Piazzapulita, il giudice Salvatore Murone

Pubblicato il: 04/02/2021 – 19:50
di Alessia Truzzolillo
De Magistris imputato a Lamezia per diffamazione, al via il processo

LAMEZIA TERME Sarà sentito come imputato Luigi De Magistris, ex sostituto procuratore di Catanzaro, sindaco di Napoli e fresco candidato alla presidenza della Regione Calabria. De Magistris, infatti, è imputato con l’accusa di diffamazione, ai danni del giudice Salvatore Murone, davanti al Tribunale di Lamezia Terme (giudice monocratico Luana Loscanna) per avere dichiarato il 9 marzo 2017, nel corso della trasmissione “Piazzapulita”: «… io non avrei mai ipotizzato di fare il sindaco. Avrei voluto fare il magistrato… Poi lei ha citato una mia inchiesta che si chiama Why Not, quella inchiesta non fu portata a termine proprio perché fummo fermati da un sistema criminale fatto di pezzi di politica, pezzi di Magistratura e pezzi di istituzioni, a danno dei presunti innocenti, perché se tu fermi un’indagine… e venuto fuori chiaramente che mi sono state scippate inchieste e che le inchieste non dovevano essere scippate». Secondo l’accusa «tali affermazioni offendevano così la reputazione del magistrato Salvatore Murone destinatario individuabile delle riportate espressioni lesive, pur in assenza di indicazioni nominative, in quanto, all’epoca dei fatti, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, coordinatore del settore reati contro la Pubblica amministrazione, autore della relazione, datata 19 ottobre 2007, trasmessa con nota riservata alla Procura generale di Catanzaro in risposta alla richiesta di informazioni sul procedimento Why Not». In seguito l’avvocatura generale ha disposto l’avocazione dell’inchiesta a De Magistris. «Espressioni offensive pronunciate dal De Magistris», è scritto nel capo di imputazione, nonostante il sindaco di Napoli fosse a conoscenza della sentenza di assoluzione pronunciata nell’aprile 2016 dal Tribunale di Salerno che aveva assolto i magistrati Salvatore Murone, difeso da Mario Murone, e Dolcino Favi (all’epoca procuratore generale facente funzioni), difeso da Francesco Favi, dall’accusa di abuso d’ufficio. Un’accusa nata dalle numerose denunce presentate da De Magistris il quale sosteneva che gli fossero state illegittimamente sottratte le indagini. A mettere la parola fine alla vicenda, l’11 settembre 2019, la Corte di Cassazione che aveva accolto la piena efficacia della sentenza di primo grado del Tribunale di Salerno legittimando i provvedimenti di avocazione adottati.

L’EX PROCURATORE AGGIUNTO PARTE CIVILE Nel corso dell’udienza di oggi si è costituito parte civile il giudice, già procuratore aggiunto a Catanzaro, Salvatore Murone, difeso dall’avvocato Mario Murone. L’udienza è stata rinviata al prossimo 15 febbraio per sentire le parti dell’accusa: il giudice Murone e i due carabinieri che hanno condotto le indagini.

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