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Autovelox sospeso sulla SS106 a Simeri. «Sanzioni prive di legittimità»

L’avvocato Rossella Laporta: «Verificare la reale legittimità dei dispositivi di rilevazione della velocità in ogni Comune»

Pubblicato il: 05/02/2021 – 18:29
Autovelox sospeso sulla SS106 a Simeri. «Sanzioni prive di legittimità»

CATANZARO «Ho appreso con grande soddisfazione la decisione del Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, di sospendere l’autovelox di Simeri Crichi posto sulla SS 106 – km 194+225 – nel territorio comune jonico. Ringrazio per questo anche il consigliere regionale Francesco Pitaro, che ha fornito una sponda politica significativa all’azione legale vinta, dalla sottoscritta, solo qualche giorno fa contro il Comune di Simeri Crichi richiedendo l’annullamento di una sanzione elevata in modo illegittimo, che ha dato avvio alla richiesta di numerosi automobilisti multati». È quanto scrive in una nota l’avvocato Rossella Laporta. «La sospensione – scrive – disposta dal Prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta è una scelta certamente lungimirante che di fatto conferma l’impianto difensivo attraverso il quale ho potuto dimostrare che le multe contestate ai miei clienti, nonché le migliaia le sanzioni elevate in questi mesi, erano assolutamente prive di legittimità. Occorre notare che in molti casi gli automobilisti multati superavano il limite consentito di appena qualche chilometro».
«Desidero pertanto rammentare – scrive ancora Laporta – la pericolosità della SS106, anche detta strada della morte, e invitare tutti i rappresentanti politici a verificare in ogni Comune della Calabria la reale legittimità dei dispositivi di rilevazione della velocità, soprattutto quelli a “doppia produttività”, affinché siano rispettati i limiti, con conseguente sicurezza della circolazione, ma evitando al contempo che l’autovelox sia solo uno strumento per fare cassa senza le dovute autorizzazioni. Occorre rammentare che, stando a quanto riferito dagli organi di stampa, nel 2019, il presidio montato dal Comune ha fruttato oltre 9.600 sanzioni. “Un record internazionale”, ha affermato “Basta vittime sulla Ss 106″».
«Occorre multare chi viola le disposizioni del codice – conclude – ma al tempo stesso si dovrebbe garantire una maggiore sicurezza stradale anche coordinando la propria azione con Anas e tutte le istituzioni nazionali preposte al miglioramento della circolazione stradale, specie su percorsi tanto pericolosi come la famigerata 106 Jonica».

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