CATANZARO «Il numero di questa prima parte della settimana confermano i dati della settimana precedente che ha fatto passare la Calabria in zona gialla. Questo ci fa comprendere che, nonostante la riapertura delle scuole, l’ammorbidimento delle misure restrittive, le somministrazioni di vaccini al rilento , il sistema sta tenendo. Anzi c’è una lieve flessione». Descrive così nel suo intervento a Buongiorno Regione, Antonio Belcastro, responsabile regionale Covid l’attuale quadro dell’epidemia in Calabria. Qualche situazione critica evidenzia il manager comunque esiste, anche se è attenzionata. «C’è un focolaio in una frazione di Gerocarne – spiega – si tratta di località Sant’Angelo dove oggi sarà compiuto uno screening a tappeto su tutti i residenti nella zona circa 370 abitanti».
Secondo Belcastro, «quello che ci preoccupa di più è la situazione delle piccole località dove durante le feste di Natale, le comunità si sono ritrovate abbassando il livello di guardia e causando questi focolai». «Ma per fortuna – rassicura il manager sanitario – si tratta di piccole comunità e dunque facilmente isolabili adottando misure di contenimento circoscritte come delle zone rosse locali per poche settimane. L’importante per noi è individuare rapidamente questi focolai e circoscriverli rapidamente per contenere la diffusione dei contagi». «Al momento – racconta a questo proposito Belcastro – esistono 3 di questi piccoli focolai tutti localizzati a Sant’Angelo e riconducibile ad altrettanti nuclei familiari, ma sono monitorati e sotto controllo».
Sul versante della campagna vaccinale, Belcastro non nasconde i ritardi, ma non è pessimista. «Non siamo messi benissimo, ma stiamo recuperando terreno. Siamo circa al 70% delle dosi consegnate, ma l’aspetto importante da sottolineare – evidenzia – è che circa il 50% delle persone a cui avevamo somministrato la prima dose hanno completato la vaccinazione». Ed entrando nel dettaglio dei ritardi, Belcastro evidenzia: «Ci sono stati due stop che hanno condizionato la nostra attività. La prima in concomitanza con la défaillance nelle consegne da parte della Pfizer che ha portato Governo e Regioni a dover rallentare il cronoprogramma del piano vaccinale, garantendo soprattutto però i richiami». Un aspetto quest’ultimo, evidenzia Belcastro, «che abbiamo privilegiato, anche se ora siamo ripartiti anche con le prime dosi». Il secondo rallentamento nelle somministrazioni dei vaccini, ricorda Belcastro, «è dovuto alle note vicende che hanno interessato Astrazeneca che ha ottenuto un’autorizzazione condizionata da parte dell’Aifa per la somministrazione delle dosi ad una fascia di età che va dai 18 ai 55 anni».
«Questo ha portato – spiega il responsabile Covid della Calabria – il Governo prima e le Regioni dopo a dover aggiornare il piano vaccinale e conseguentemente abbiamo dovuto modificare quella che era la nostra programmazione. Per cui la prima fase e la terza procederanno parallelamente, cioè quella che riguardava gli ottantenni e quella delle categorie a rischio e del personale scolastico procederanno contemporaneamente. Per queste ultime verranno utilizzati come farmaci o Pfizer o Moderna. Mentre per quella fase che interesserà gli under 55 verrà effettuato il vaccino Astrazeneca». E alla domanda se durante questa lunga fase emergenziale ha pensato di mollare, Belcastro ha confidato: «Sì, ci ho pensato più di una volta». (r.d.s.)
x
x