ROMA «È del tutto condivisibile l’analisi che già 11 anni fa l’allora governatore di Bankitalia Draghi faceva in merito al fatto che le politiche regionali non possono sostituire il buon funzionamento delle istituzioni ordinarie», commenta il Presidente Svimez Adriano Giannola, secondo il quale «non è quella delle politiche regionali la via maestra per chiudere il divario tra il Mezzogiorno e il Centro-Nord. Occorre dirigere l’impegno soprattutto sulle politiche generali, che hanno obiettivi riferiti a tutto il Paese, per garantire una cornice, un clima uniformi: scuole, ospedali, uffici pubblici che assicurino standard comuni di servizio da un capo all’altro dell’Italia».
Secondo il Presidente Svimez, «non è senza significato andare con la memoria ad un importante atto del suo mandato di banchiere centrale quando, il 26 novembre 2009, presentò un importante lavoro della Banca d’Italia sul Mezzogiorno».
Infine Giannola sottolinea che «il tema centrale che l’Europa pone all’Italia nel concedere i 209 miliardi del Recovery Fund, è proprio il coagulo di disuguaglianze, disgregazione, enorme spreco di potenzialità che hanno come principale, ma non solitario, nome “Mezzogiorno” e che, negli anni, hanno alimentato un generale pesante arretramento del Paese dando luogo a quel secondo divario con l’Ue del quale non è stato finora politicamente corretto parlare».
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