CATANZARO Non è l’idea di Draghi premier in sé, piuttosto quella «di trovarmi in un governo con Berlusconi, vedere che ad esempio il nostro lavoro sulla giustizia viene buttato, ecco mi fa molto male. Se poi invece Draghi volesse nominare un tecnico come Piercamillo Davigo, allora forse…». Bianca Laura Granato, sentita da Repubblica, è il prototipo del parlamentare M5S che preferirebbe non entrare nella possibile Grande coalizione a sostegno dell’ex governatore della Banca centrale europea. La parlamentare calabrese spiega che i gruppi parlamentari sono «sospesi» e aspettano di sentire il direttivo. Considera l’alleanza che si delinea «troppo promiscua» ed evidenzia che il garante Beppe Grillo si spende per il “sì” ma «non ha parlato con noi». Insomma, dice, «al nostro interno c’è una situazione problematica, ci sono delle spaccature perché specialmente al Senato in diversi non vogliamo entrare nella maggioranza, vorremmo starne fuori». Certo, ci fosse Davigo e la base votasse per il “sì” il quadro sarebbe diverso, ma il discorso è anche di prospettiva. «Dal primo giorno ho detto una cosa e la dirò alla fine: sarebbe meglio starne fuori, anche perché temo che le destre una volta con le mani libere, facendo opposizione, possano crescere e alimentare il proprio consenso. Non dovremmo lasciargli questa opportunità».
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