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Calendario vaccini, per la Calabria tempi ancora incerti

Partono oggi le prenotazioni del siero in alcune regioni. Dubbi sui tempi della piattaforma di Poste Italiane. Sapia (M5S): «Lentezza spaventosa»

Pubblicato il: 08/02/2021 – 13:15
Calendario vaccini, per la Calabria tempi ancora incerti

ROMA Il rebus delle prenotazioni dei vaccini diventa sempre più fitto. Diverse le vie tra chi coinvolge le farmacie, chi sceglie il tradizionale Cup (Centro unico di prenotazione) e chi, come la Calabria, si affida alla piattaforma di Poste, o ne ha realizzate di proprie.
Nell’Italia tornata pressoché ad uniformarsi rispetto alla divisione in zone di rischio, frastagliata è la situazione sul versante vaccini, tanto che, come riporta Repubblica «non essendo previsto alcun obbligo, in alcune Regioni, al momento della “prenotazione”, non viene indicata una data precisa per fare il vaccino ma si viene rimandati a indicazioni successive delle Asl».
Allo stato attuale, sempre secondo il quotidiano, le prenotazioni del vaccino sono già partite nel Lazio, in Abruzzo, in Campania, in Trentino Alto Adige e in Valle D’Aosta. Al via da oggi in Umbria e Sicilia. La partenza in Puglia è invece ritardata di qualche giorno.
Martedì 9 febbraio sarà la volta della Toscana, mercoledì 10 del Friuli Venezia Giulia e lunedì 15 di Veneto, Emilia Romagna e Liguria.
Il 16 febbraio partiranno invece le prenotazioni in Lombardia dove le somministrazioni inizieranno il 24. Il Piemonte si è affidato a un V-Day che partirà il 21 febbraio. Incertezza invece sui tempi di Basilicata, Sardegna, Calabria e Marche, aderenti alla piattaforma di Poste Italiane.

SAPIA: «LENTEZZA SPAVENTOSA» «In Calabria le vaccinazioni anti Covid procedono con una lentezza spaventosa. È indispensabile invertire al più presto questa tendenza irresponsabile al campa cavallo che l’erba cresce». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, componente della Commissio Sanità.
«Da un mese a questa parte – aggiunge Sapia – la prima dose è stata somministrata all’1,79% della popolazione, che scende addirittura all’1,02% per la seconda. Questo è inaccettabile e al momento non si vedono soluzioni reali ed immediate per garantire il vaccino alle categorie più esposte e soprattutto ai più fragili. Se si continua di questo passo, i problemi di tenuta del sistema pubblico ed economico regionale aumenteranno».
«Nel merito, in attesa che ci sia il nuovo governo nazionale – dice ancora il deputato M5S – c’è la necessità di mantenere alta la guardia, insieme all’urgenza di convocare a strettissimo giro un apposito vertice in Regione con tutti i soggetti istituzionali interessati. Diversamente, credo, non sarà possibile assicurare un’accettabile ripresa delle attività e, soprattutto, continueremo a rimanere in una condizione di rischio elevato, a questo punto insostenibile».

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