CORIGLIANO ROSSANO In leggero decremento i vasi di coronavirus nella Sibaritide. È quanto evidenziato dal responsabile del dipartimento Igiene e sanità dell’Asp di Cosenza per l’area sibarita, Martino Rizzo.
Per avvalorare questa tesi il dirigente medico ha redatto un report delle ultime settimane, e concluso con il dato “ufficiale” dei casi attivi sul territorio, al netto dei guariti.
«Nella settimana dall’11 al 17 gennaio – spiega Rizzo – abbiamo avuto 208 nuovi casi, 147 a Corigliano Rossano, 41 a Cassano, 6 a Cariati, 3 a Francavilla, 2 a Trebisacce e Crosia, 1 a Caloveto, Cropalati, San Lorenzo Bellizzi, Campana, San Cosmo Albanese, Mandatoriccio e Bocchigliero. La settimana successiva, tra il 18 ed il 24 gennaio, i casi positivi sono stati 292, concentrati soprattutto a Corigliano Rossano (220) e Cassano (60), con piccoli focolai sparsi (4 casi a Crosia, 3 a Francavilla e San Demetrio, 1 ad Amendolara e Trebisacce). Dal 25 al 31 gennaio – prosegue – la situazione è leggermente migliorata, con 240 nuovi casi positivi (178 a Corigliano Rossano, 34 a Cassano, 4 a Cariati e Francavilla, 7 a Crosia e Trebisacce, 3 a Campana, 1 a Villapiana, Vaccarizzo, San Cosmo). Prima settimana di febbraio, anche se mancano all’appello i risultati di diversi tamponi effettuati venerdì scorso: poco meno di 200 positivi, 121 a Corigliano Rossano, 68 a Cassano, e casi sporadici a Francavilla, Trebisacce, San Demetrio, Crosia, Vaccarizzo, Amendolara e Villapiana».
Sembrerebbe «perciò che la mia percezione di rallentamento del contagio e dell’epidemia, sia confermata. E ciò sta avvenendo anche nelle due aree più a rischio, cioè Corigliano Rossano e Cassano. Ovviamente – sottolinea Rizzo nell’invitare a tenere alta la concentrazione – ci vuole attenzione dappertutto, attraverso l’individuazione precoce dei casi ed il loro isolamento, per evitare che aree indenni siano colpite e aree dove il virus circola vedano nuovamente alzare la curva dei contagi. Le “varianti” più infettive sono arrivate in Italia e probabilmente anche da noi: colpirebbero soprattutto i giovani, che potrebbero diventare i veicoli del virus. Perciò attenzione massima alle scuole. Lunedì e martedì saremo impegnati per tamponare alcune classi in isolamento (erano salite a cinque nei giorni scorsi, ndr). Avremmo potuto aspettare i 14 giorni previsti senza fare il tampone, ma abbiamo deciso di farlo per capire se qualcuno dei bambini, se positivo, abbia potuto contagiare la famiglia».
I CASI ATTIVI NELLA SIBARITIDE (AL NETTO DEI GUARITI) Nel computo totale, quindi, in base ai dati registrati da Rizzo, che tengono conto dei guariti al contrario di quelli “ufficiali”, «con un certo margine di errore, i casi attivi dello Ionio dovrebbero essere poco meno di 800, tenendo conto che qualche caso è riferito a soggetti nati e/o residenti nei comuni, ma domiciliati in altre parti, così ripartiti: Corigliano-Rossano 590, di cui 133 a Rossano e 457 a Corigliano, Cassano 164, Trebisacce e Crosia 12, Francavilla e Villapiana 8, Cariati e San Demetrio 6 e qualche caso a Campana, San Cosmo, Vaccarizzo, Amendolara».
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