CROTONE Non c’è feeling tra la giunta comunale di Crotone e alcuni consiglieri di maggioranza. Nella riunione di maggioranza della scorsa settimana, conclusasi a causa di un fortissimo scontro verbale (quasi rissa), diversi rappresentanti del consiglio comunale pitagorico hanno posto la questione del “comportamento” degli assessori. È stato posto il problema che le decisioni vengono assunte dagli assessori senza il necessario coinvolgimento di coloro che devono approvare le scelte (cioè i consiglieri comunali). Il progetto “Antica Kroton” è uno degli esempi che confermerebbe il comportamento “autonomista” degli assessori. Secondo alcuni rappresentanti dell’assise, la proposta di rimodulare il progetto è stata decisa dall’amministrazione senza alcun confronto con i consiglieri. Questa denuncia, secondo quanto è stato riferito, è arrivata da più rappresentanti. Un comportamento considerato scorretto e lesivo. I consiglieri sosterrebbero che l’ipotesi di rivisitazione del progetto andava prima condivisa con loro e, trovata la sintesi, approvata. Invece i consiglieri comunali sono stati informati della rimodulazione dopo che la Giunta aveva preso la decisione. A babbo morto, come si dice in questi casi.
Le altre questioni che stanno determinando l’avvelenamento dei pozzi, nel rapporto all’interno della maggioranza, riguardano alcune mozioni approvate dal consiglio comunale. Non si trova traccia negli atti deliberativi della giunta comunale e dirigenziali delle mozioni approvate. In particolare si fa riferimento a due mozioni approvate, lo scorso mese di dicembre, dal consiglio comunale: una riguardante l’uso delle strutture sportive e l’altra la rateizzazione delle bollette dell’acqua. Nella riunione di maggioranza in cui si è rischiato lo scontro fisico è stata contestata la scelta della giunta riguardante l’utilizzo delle strutture sportive. Si è contestato il ritardo registrato nel prendere il provvedimento e il fatto che nell’atto di Giunta non si fa riferimento alla mozione approvata dal consiglio comunale. Non ci sarebbero nemmeno atti dirigenziali che facciano riferimento a quanto deliberati dal Consiglio. Ancora più grave sarebbe la vicenda della mozione che ha proposto la rateizzazione delle bollette dell’acqua. Si racconta che il presidente del Congesi, Claudio Liotti, sentito in audizione dalla commissione consiliare competente, avrebbe detto di non essere stato portato a conoscenza dell’approvazione della mozione e del suo contenuto. Liotti avrebbe dato la massima disponibilità ad accogliere la proposta contenuta nella mozione, ma nessuno gli avrebbe notificato l’atto.
Il rapporto tra Giunta e consiglieri non è idilliaco e a complicare le cose c’è stata anche la presa di posizione dell’intero esecutivo del sindaco Vincenzo Voce sulla mozione contro la legge Zan, approvata dal consiglio comunale. La giunta ha pubblicamente preso le distanze dalla scelta del consiglio comunale. Da alcuni consiglieri comunali il documento diffuso dalla Giunta è stato, quindi, considerato come un atto di sfiducia nei confronti del Consiglio. Alcuni rappresentanti dell’esecutivo, poi, vengono visti con il fumo negli occhi per l’eccessivo appiattimento sulle posizioni di Voce.
La maggioranza consiliare che appoggia l’amministrazione Voce politicamente non è omogenea e, quindi, è esposta anche alle fibrillazioni per le prossime elezioni regionali. Voce si è pubblicamente schierato a favore di “Tesoro Calabria”, il movimento che fa riferimento a Carlo Tansi. Ha anche fatto una riunione con i suoi per indicare due suoi candidati in una delle liste di Tansi. Ieri ha incontrato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che, secondo le voci che circolano nelle ultime ore a Crotone negli ambienti del Comune, potrebbe diventare il candidato a presidente della Regione Calabria anche del movimento di Tansi. Oggi alle 16 è stata convocata a Cosenza una conferenza stampa congiunta (Tansi e De Magistris). Evidentemente tra Tansi e De Magistris c’è stato un riavvicinamento, perché lo scorso 26 gennaio è stata diffusa una nota per conto delle tre liste messi in piedi dall’ex responsabile regionale della Protezione civile nella quale, tra l’altro, si legge: «Vogliamo evidenziare con fermezza che l’unico candidato alla presidenza della Regione sia Carlo Tansi». Il 26 gennaio le posizioni tra Tansi e De Magistris erano distanti. Se nella conferenza di oggi a Cosenza dovesse emergere la convergenza delle liste di “Tesoro Calabria” sulla candidatura di De Magistris arriverebbe l’ennesima conferma che in politica non ci sono scelte definitive sino a quando gli atti non vengono depositati e registrati. (redazione@corrierecal.it)
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