REGGIO CALABRIA «È necessario pensare e attuare sistemi originali e alternativi al fine (anche) di contrastare l’emergenza-cinghiali rispetto alla quale si registrano, malgrado la buona volontà dell’Assessorato, solo decisioni palesemente insufficienti». Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro che ha presentato una mozione in Consiglio regionale, affinché il Dipartimento Agricoltura della Giunta regionale adotti uno schema di avviso pubblico per la presentazione di “Progetti pilota per la realizzazione di una filiera di carni di cinghiale calabro”, sulla falsariga di quello già fatto dalla Regione Basilicata con deliberazione di GR N. 653/2020.
Spiega Pitaro: «Si tratta di una strategia innovativa che, oltre ad arginare l’invasività degli ungulati, mira alla valorizzazione della carne di cinghiale, dei suoi prodotti e sottoprodotti, come occasione di sviluppo dell’economia locale». Conclude Pitaro: «È doveroso, da parte delle istituzioni, dare risposte a un fenomeno che assume profili dannosi sempre più eclatanti, provando a trasformare un problema in risorsa. Un nuovo modello di gestione della specie si può realizzare mediante la candidatura e la successiva attivazione di progetti pilota che, seguendo l’esempio lucano, potrebbero ridurre i danni alle colture agricole e alla sicurezza delle persone, migliorare la qualità igienico-sanitaria delle carni di cinghiale e al contempo rendere economicamente sostenibile la valorizzazione della stessa».
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