CATANZARO Un gruppo di navigator assunti con contratti di collaborazione per gestire le pratiche relative al Reddito di cittadinanza in Calabria ha inscenato questa mattina un sit-in in pizza Prefettura a Catanzaro. Ad assistere i navigatori i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che hanno consegnato al Prefetto un documento unitario per impegnare il ministero del Lavoro ad accordare la proroga dei contratti, in scadenza il 30 aprile.
IL DOCUMENTO DEI SINDACATI «La manifestazione nazionale organizzata oggi in tutte le città capoluogo di regione da Nidil Cgil Felsa Cisl e Uiltemp con l’incontro in Prefettura a Catanzaro, ha lo scopo di dare voce ai 2.700 navigator, 168 dei quali impiegati nei centri per l’impiego della Calabria. e per la quasi totalità presenti in piazza giunti da tutta la regione». Lo afferma Antonio Cimino, segretario generale Nidil Cgil Calabria che insieme a Carlo Barletta segretario generale Felsa Cisl Calabria, Luca Muzzopapa della segreteria regionale Uil, e Luigi Veraldi della segreteria Regionale Cgil, ha partecipato all’incontro tenuto questa mattina nella sede della Prefettura di Catanzaro. «Fin dal 2019 svolgono le loro mansioni presso i centri per l’impiego, rappresentando un innesto di professionalità, innovazione ed entusiasmo nel sottodimensionato sistema del collocamento calabrese, che deve rimanere a carattere pubblico ma che deve necessariamente coniugare nuove tecnologie, nuove professionalità attraverso una vera riforma di ammodernamento e di un massiccio ricorso al reclutamento, attraverso le forme costituzionalmente previste, di nuovo personale – si legge nella nota di Cgil, Cisl e Uil – Si deve evitare il rischio che dal 1 aprile il reddito di cittadinanza rimanga ed i navigator scompaiano, e con essi anche il pezzo, ancora assolutamente insufficiente, di politiche attive per il lavoro legate a questa misura di contrasto alla povertà».
Secondo il segretario generale Nidil Cgil, Cimino «il documento dettagliato sulla vertenza presentato in Prefettura insieme al resoconto dell’incontro avuto lunedì 8 febbraio dalle segreterie nazionali con la Ministra Cataldo, il cui esito non è stato ritenuto soddisfacente, saranno trasmessi per il tramite del Prefetto agli organi governativi competenti ed alla Regione , ognuno per le proprie prerogative. Ci auguriamo – conclude la nota – di non dover assistere, nel momento in cui il costituendo governo Draghi prenderà corpo, che dal dicastero del ministero del Lavoro si materializzi un’altra, l’ennesima, spoliazione di posti di lavoro e professionalità di cui la Calabria ha assolutamente bisogno».
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