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Armi e droga dal Crotonese in tutta Italia. Colpo alle cosche di Isola e San Leonardo – NOMI e VIDEO

Arrestate 36 persone nel blitz coordinato dalla Dda di Catanzaro. Gli indagati erano in grado di acquisire informazioni sulle indagini in corso

Pubblicato il: 10/02/2021 – 12:10
Armi e droga dal Crotonese in tutta Italia. Colpo alle cosche di Isola e San Leonardo – NOMI e VIDEO

CROTONE Su richiesta della Procura della Repubblica – Dda di Catanzaro, all’alba di oggi gli agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 36 persone – gli indagati sono in tutto 67 – accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsioni, porto e detenzione illegale di armi e munizioni nonché associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’operazione ribattezzata “Golgota” è, di fatto, la conseguenza di una lunga e complessa attività investigativa coordinata dal procuratore Nicola Gratteri e dai sostituti Paolo Sirleo e Domenico Guarascio, svolta dagli agenti della Squadra Mobile di Crotone e in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo.

Colpo ai clan di Isola

Nel mirino sono finiti gli esponenti della cosca di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto ma anche quelli della famiglia Mannolo, appartenenti al ceppo dei “pecorari” attivi, in particolare, nel territorio di San Leonardo di Cutro. L’indagine ha unito le risultanze investigative di due distinti filoni che poi, nel corso del tempo, si sono intrecciati consentendo di far luce su un ampio spaccato criminale del territorio della provincia crotonese.

Le foto degli arrestati

Le infiltrazioni nelle imprese del Nord

In particolare, l’attività investigativa su Isola di Capo Rizzuto ha rappresentato una prosecuzione dell’operazione “Tisifone” scattata il 20 dicembre del 2018 su disposizione della Procura Distrettuale di Catanzaro nei confronti di 23 soggetti facenti parte delle famiglie di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia-Manfredi-Capicchiano che, al tempo, aveva scongiurato la ripresa di una nuova guerra di mafia e ha consentito soprattutto di fare luce sulle successive dinamiche criminali operanti sul territorio di Isola di Capo Rizzuto, sulle propaggini della cosca al nord Italia attraverso l’infiltrazione in imprese delle quali acquisivano la gestione imponendo la loro protezione e sui rapporti che le famiglie isolitane mantengono con altre famiglie di ‘ndrangheta del crotonese in particolare con i Megna di Papanice e con la famiglia Mannolo di San Leonardo di Cutro.

Il video

Il traffico di droga da San Leonardo

Proprio con quest’ultimi sono emersi gli intrecci con un’altra indagine svolta dagli investigatori relativa a un fiorente traffico di sostanza stupefacente il cui epicentro era proprio il territorio di San Leonardo che riforniva l’intera provincia, compresa Isola di Capo Rizzuto, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Le intercettazioni hanno permesso di appurare come la famiglia Mannolo avesse stretti rapporti con soggetti di Crotone e Isolitani nella fornitura di cocaina e marijuana nonché la disponibilità di numerose armi che, nel corso delle indagini, sono state sequestrate nel corso di mirati servizi unitamente alla sostanza stupefacente in occasione dei riscontri effettati a carico degli acquirenti a loro volta spacciatori.

Decine di chili di droga in tutta Italia

La complessiva attività investigativa ha consentito inoltre di accertare l’operatività di diverse associazioni sul territorio crotonese dedite al traffico illecito di sostanze stupefacenti in grado di muovere decine di chili di droga per tutta la penisola nonché avere un vero e proprio spaccato di “storia criminale” della provincia degli ultimi anni corredata da alleanze, rivalità e cambi di strategie. Inquietante si è rivelata, poi, la capacità degli indagati di acquisire informazioni sulle indagini in corso e le operazioni in procinto di essere compiute come si comprendeva dalla viva voce degli stessi.

I nomi

Arena Salvatore, nato il 30.08.1980 a Crotone;
Astorino Antonio, nato il 19.09.1974 a Isola Capo Rizzuto;
Atorino Carmine, nato il 21.07.1972 a Isola Capo Rizzuto;
Valerio Carpino, nato il 16.12.1994 a Crotone;
Cenerini Marco, nato il 30.04.1986 a Crotone;
Ferrini Gerolamo, nato il 01.06.1961 a Crotone;
Geraldo Giuseppe, nato il 19.05.1987 a Crotone:
Giardino Alessandro, nato il 16.04.1998 a Crotone;
Giardino Alfonsina, nata il 26.09.1978 a Isola Capo Rizzuto;
Giovanni Greco, nato il 24.07.1983 a Catanzaro;
Iannone Mirko, nato il 03.01.1984 a Modena;
Macchione Giuseppe, nato il 22.10.1965 a Crotone;
Macrillò, Francesco, nato il 20.05.1993 a Crotone;
Macrillò Fiore, nato il 10.10.1986 a Crotone;
Mannolo Fabio, nato il 25.08.1986 a Crotone;
Mannolo Giuliano, nato il 25.11.1973 a Cutro;
Mannolo Ivan, nato il 07.12.1987 a Crotone;
Mannolo Rocco, nato il 11.03.1976 a Cutro;
Nicoscia Antonio, nato il 23.11.1987 a Cariati;
Papaleo Santo Claudio, nato il 06.09.1988 a Crotone;
Passalacqua Leonardo, nato il 21.06.1974 a Crotone;
Procopio Fabio, nato il 15.03.1984 a Crotone;
Pullano Giuseppe, nato il 04.01.1985 a Isola Capo Rizzuto;
Ribecco Emanuel, nato il 25.09.1967 a Cremona;
Ribecco Natale, nato il 25.09.1967 a Cutro;
Riillo Domenico, nato il 01.04.1986 a Cariati;
Riillo Francesco, nato il 15.11.1989 a Cariati;
Scarpino Mirko, nato il 13.01.1988 a Catanzaro;
Sestito Antonio, nato il 28.12.1978 a Crotone;
Stramandinoli Ivan, nato il 04.10.1995 a Crotone;
Tarasi Martino, nato il 15.10.1988 a Crotone;
Timpa Giuseppe, nato il 03.02.1998 a Crotone;
Vallone Luca, nato il 05.04.1999 a Crotone;
Vasapollo Antonio, nato il 20.04.1986 a Crotone;
Vittimberga Santo, nato il 09.04.1971 a Crotone;
Marchio Rocco, nato il 29.111993 a Crotone

Il blitz

All’esecuzione delle catture richieste dalla Procura, stanno partecipando dalle prime ore dell’alba più di duecento tra uomini e donne della Polizia di Stato, appartenenti alla Squadra Mobile di Crotone e al Servizio Centrale Operativo con la collaborazione della Squadra Mobile di Bergamo, Catanzaro, Cosenza, Milano, Novara, Vibo Valentia e Reggio Calabria, del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, Cosenza, Lecce, Vibo Valentia e Siderno e delle Unità Cinofile di Vibo Valentia e Reggio Calabria e il supporto dell’elicottero del V^ Reparto Volo di Reggio Calabria.

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