CATANZARO «Il centrodestra non si spacca, rimane ferma la coalizione sui territori». A sostenerlo è il deputato di Forza Italia Franco Cannizzaro, che con il Corriere della Calabria analizza l’attuale fase politica in vista delle Regionali, anche con riferimento alle dinamiche nazionali. Che – spiega Cannizzaro – non avranno «nessuna ricaduta sui territori» per quanto riguarda gli assetti del centrodestra, nel quale – rimarca il parlamentare azzurro – non c’è «alcuno stallo». Cannizzaro ribadisce che la scelta del candidato governatore del centrodestra spetta a Forza Italia «in un confronto leale e aperto con gli alleati», sostenendo poi che Roberto Occhiuto è «persona di alto profilo». E se dovesse spuntare il suo nome? «Una mia disponibilità dipende dalle decisioni del presidente Berlusconi», afferma Cannizzaro.
Onorevole Cannizzaro, partiamo dal quadro politico nazionale: chi si sarebbe immaginato questa svolta con Draghi. Cosa rappresenta per Forza Italia? E non si rischia la spaccatura del centrodestra?
«Non si tratta di una nuova maggioranza politica, ma di un governo del presidente che dovrà occuparsi in modo efficace di piano vaccinale, Recovery plan, della ripresa economica e della ripartenza delle imprese. Il centrodestra non si spacca, rimane ferma la coalizione sui territori. Forza Italia è parte fondamentale del Ppe e in quest’ottica intende sostenere il governo di Mario Draghi».
Le dinamiche del governo nazionale avranno ripercussioni su scala regionale?
«Nessuna ricaduta, ripeto, sui territori, l’impianto del centrodestra unito è già sperimentato e garantisce il buon governo».
In Calabria si vota l’11 aprile ma si vocifera insistentemente che non manca chi sotto sotto – anche nel centrodestra, magari in chi oggi è alla guida della Regione – auspicherebbe un ulteriore rinvio: qual è la sua posizione?
«Se si riferisce al presidente facente funzioni Spirlí, le confermo che è una persona capace, sta lavorando molto bene in questo momento difficile. Per quanto riguarda la data delle elezioni non dipende più dalla Regione ma bensì dal governo centrale».
Quasi a dispetto della storia, stavolta è il centrodestra che sembra in una fase di stallo visto che a sinistra stavolta sono già avanti, anche come candidati governatori: da cosa dipende questo ritardo? E come sono i rapporti con Lega e Fratelli d’Italia, con cui non sempre siete in sintonia?
«A sinistra più che avanti sono in fase di proliferazione dei candidati, per ora due. Nel centrodestra nessuno stallo, vista la situazione nazionale il tavolo programmatico di confronto anche tra i leader è aperto e a breve, immagino, sarà designata la candidatura alla presidenza della Regione. I rapporti con gli alleati, Lega e Fratelli d’Italia sono ottimi e anche sui territori si lavora insieme sui profili programmatici e la prossima formazione delle liste».
Il candidato governatore: in base agli accordi nazionali spetta a Forza Italia. Questi accordi reggeranno a Roma? E i nomi? Roberto Occhiuto è dato in pole position…
«Forza Italia indicherà la candidatura alla presidenza in un confronto leale e aperto con gli alleati della coalizione. Roberto Occhiuto è certamente una persona di alto profilo politico e ha sia le competenze che l’esperienza per ricoprire il ruolo di presidente di Regione».
E se qualcuno dovesse proporre il nome di Francesco Cannizzaro quale candidato governatore?
«Vi sono sicuramente donne e uomini capaci e competenti all’interno di Forza Italia. Per quanto mi riguarda io sono un uomo di squadra e la mia disponibilità dipende dalle decisioni del presidente Berlusconi».
Come giudica quello che sta accadendo negli altri schieramenti: centrosinistra e polo civico guidato da De Magistris?
«Nel fronte della sinistra allargata, ma non civica, alberga una significativa confusione. Non mi meraviglia, anche perché parlano solo di candidature e poltrone da spartirsi. Incredibile ma vero. De Magistris sarebbe già presidente della Regione e Tansi presidente del Consiglio regionale, peccato però che ad entrambi manchino ancora rispettivamente, per De Magistris (sindaco di Napoli) i voti dei cittadini calabresi, per Tansi sia i voti dei cittadini calabresi – che l’hanno già sonoramente bocciato – sia eventualmente i voti dei consiglieri regionali (da eleggere). L’altra sinistra, cioè il Pd, va da sola, tornando all’ottica “renziana” dell’autosufficienza».
Ovviamente non c’è solo la questione del nome, ma anche dei contenuti e del programma per il futuro della Calabria: quali dovranno essere le priorità da affrontare? Probabilmente la prima è creare gli anticorpi alle infiltrazioni della ‘ndrangheta.
«Prerequisito di ogni azione politica e programmatica è il contrasto al fenomeno mafioso. I contenuti programmatici hanno tra le priorità fondamentali: 1) piano vaccinale da attuare e tutela della salute con l’obiettivo di riacquisire la titolarità piena della gestione sanitaria; 2) grandi opere pubbliche tra cui il ponte sullo stretto, l’ottimizzazione della rete stradale principale (A2, 106), recupero e messa in sicurezza della rete viaria secondaria, oltre naturalmente l’alta velocità, il sistema della portualità e della rete aereoportuale; 3) turismo, agricoltura e innovazione tecnologica come chiave di rilancio economico, produttivo e sociale della Calabria, una prospettiva che si inserisce nella continuità delle linee guida già sapientemente tracciate dalla nostra Jole Santelli».
Onorevole Cannizzaro, un’ultima domanda, relativa a Forza Italia in Calabria: l’ultimo anno è stato molto tormentato, a partire dalla scomparsa della compianta governatrice Santelli, c’è anche da rilanciare l’azione del partito sul territorio anche attraverso un nuovo gruppo dirigente. Cosa avverrà adesso?
«Jole Santelli, senza alcun dubbio, era il riferimento per tutta la comunità di Forza Italia, la sua improvvisa scomparsa ha creato un vuoto incolmabile. Tra noi parlamentari di Forza Italia c’è un bel clima di collaborazione e assieme ai consiglieri regionali, sindaci e amministratori, mantenendo quella idea di compattezza e leale collaborazione attuata da Jole, continueremo a lavorare per far sì che Forza Italia sia ancora primo partito e forza trainante dell’intera coalizione». (redazione@corrierecal.it)
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