CATANZARO Il dibattito sulle imminenti elezioni regionali sta coinvolgendo sempre più l’opinione pubblica calabrese. L’appuntamento elettorale – per ora rinviato ad aprile – era stato fissato inizialmente il 14 febbraio.
In questa data simbolica il Collettivo Valarioti ha deciso di fare il punto sulla campagna
lanciata per riconoscere il diritto di voto ai fuorisede. Nel mese di dicembre, infatti, è stata lanciata la petizione con la quale si propone di implementare il voto via posta, già riconosciuto per gli italiani all’estero, con l’obiettivo di garantire partecipazione e sicurezza ai calabresi fuori regione . “Elezioni 2021. Meno raccomandati, più raccomandate: voto per corrispondenza” è il titolo dell’iniziativa che sarà trasmessa in diretta sulla pagina facebook del think tank domenica 14 febbraio alle ore 18.00.
I ragazzi del Collettivo affronteranno i nodi della campagna, faranno il punto sulla
panoramica e gli scenari possibili del voto a distanza, sia da un punto di vista tecnico che
politico, parleranno dei canali che stanno percorrendo per cercare di rendere realizzabile ciò che appare impossibile: consentire ai fuorisede di votare nel proprio Comune di domicilio.
«L’eccezionalità della morte della Presidente Santelli dopo pochi mesi dal suo insediamento e la convocazione affrettata e imminente delle prossime elezioni regionali si inseriscono nell’eccezionalità della condizione pandemica mondiale. Una situazione senza precedenti, tale da richiedere l’attuazione di misure straordinarie per la tutela dei diritti fondamentali: l’esercizio democratico del voto e la salvaguardia della salute». Si legge in una nota del collettivo Valarioti, che propone il voto per corrispondenza per i calabresi fuori sede con una petizione su change.org. «E se la norma ha sempre visto costretti i calabresi fuorisede al ritorno al proprio comune di residenza per votare – tuttalpiù usufruendo delle riduzioni sui biglietti di treni e aerei – l’emergenza sanitaria rappresenta l’ostacolo definitivo a quello stesso diritto, e impone di adottare disposizioni eccezionali». «Ad agire sono le paure legate al Covid, – prosegue la nota – il rischio concreto di essere veicolo del virus, viaggiando verso casa e contagiando poi amici e familiari. Le responsabilità alle quali siamo stati tutti richiamati impongono, infatti, di evitare il flusso di persone sui mezzi di trasporto e in un arco di tempo ristretto: una lucida follia, ancor di più, per una regione tristemente nota per le deficienze del suo sistema sanitario. Uno stato di fatto limitante, così come dimostrato dall’ormai cronica bassa affluenza e dall’assenza di un’intera generazione dalla partecipazione democratica. È in questo contesto che la pandemia attualmente in corso e le limitazioni necessarie alla tutela della salute pubblica costituiscono per molti un impedimento insormontabile al diritto di partecipare, di esprimersi, di scegliere. Premesso ciò, il Think Tank Collettivo Peppe Valarioti ritiene urgente sollevare questo problema e garantire attraverso misure appropriate il diritto di voto a chi vive fuori regione». «Questo è il momento giusto per implementare, una volta per tutte, il voto via posta. Un sistema già rodato dai cittadini italiani all’estero, che da anni possono esprimere senza problemi il loro suffragio andando a imbucare semplicemente una lettera. Le elezioni regionali in Calabria – conclude il collettivo – si potrebbero trasformare in questo modo in un esperimento di democrazia garantita da replicare poi, e su più larga scala, alla tornata di amministrative della primavera prossima, che vedrà coinvolte, tra le altre, metropoli come Roma, Milano, Napoli, Torino. Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole: trasformare una crisi in un’opportunità. Stavolta abbiamo la possibilità di farlo».
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