COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha ordinato l’annullamento del decreto di sequestro con relativa revoca dei beni mobili, immobili e conti correnti nei confronti di soggetti legati alla società “Coopservice”. Il sequestro dei beni era stato disposto nei confronti di Gianluca Scarcelletti (difeso dall’avvocato Giusy Caliò), Fabrizio Marchetti (difeso dall’avvocato Giusy Caliò e dal collega Andrea Melpignano) e del dipendente Salvatore Pellegrino (difeso dall’avvocato Giusy Caliò). Il Tribunale della libertà di Catanzaro, invece, qualche giorno fa aveva confermato l’ordinanza del gip Giuseppe Greco che disponeva per i quattro indagati la misura degli arresti domiciliari.
La Procura della Repubblica di Cosenza non ha avuto dubbi nel ritenere l’appalto per la pulizia dell’ospedale cittadino una vera e propria gallina dalle uova d’oro per l’associazione temporanea di imprese nella quale ha un ruolo di primo rilievo la Coopservice, aggiudicataria dell’appalto nel 2014 che ancora oggi opera in regime di proroga. Lo si evince da un’inchiesta coordinata dal procuratore Mario Spagnuolo e dal sostituto Margherita Saccà, lo scorso mese di dicembre, quando sono stati analizzati una serie di dati, tabulati e intercettazioni sulle quali poggiano le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. (f.b.)
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