CROTONE «Il sito archeologico di Capo Colonna è uno dei luoghi identitari della cultura e della storia calabrese e rappresenta una testimonianza unica della Magna Graecia nel mondo. L’alluvione che al termine dello scorso novembre ha colpito Crotone e le zone circostanti ha inferto una ulteriore dolorosa ferita alla sicurezza ed alla preservazione dell’area aggredita, ormai da molti anni, dal problema dell’erosione costiera e dal dissesto idrogeologico». Lo afferma in una nota il sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali Anna Laura Orrico.
«Nel corso di questi mesi – dice Orrico – a partire dai primi giorni del trascorso dicembre, ho convocato e presieduto un tavolo tra le istituzioni coinvolgendo tutti gli enti competenti per materia e programmato un fitto calendario di incontri periodici, l’ultimo dei quali svoltosi questa mattina, con l’obiettivo di accelerare i tempi, talvolta farraginosi, della macchina burocratica in modo da trovare risorse e soluzioni capaci di tutelare l’area.
Ho operato attraverso l’unico metodo di lavoro che conosco, ovvero quello del dialogo istituzionale. Una prassi che, purtroppo, ho avuto modo di constatare durante il mio mandato, viene applicata di rado visto che gli enti, sia al loro interno che all’esterno, non parlano troppo spesso fra loro. In questo senso voglio ringraziare l’assessore regionale all’Ambiente De Caprio per il supporto e per aver condiviso con me la preoccupazione e l’urgenza di impegnarsi e fare presto. I primi risultati di questa task force istituzionale provengono, e la cosa non può che riempirmi d’orgoglio, dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e dall’impegno delle sue articolazioni territoriali. Il Mibact, infatti – prosegue la nota – con un intervento di somma urgenza, sarà il primo Ente ad intervenire sul sito, in particolare sulle mura romane, con un sistema di risposta che prevede un consolidamento, nelle parti ammalorate, del sostegno metallico apposto ormai venti anni addietro cui si aggiungerà una superficie di sacrificio, ovvero una piccola barriera radente per contenere l’azione di erosione del mare. I lavori partiranno già nelle prossime settimane e dovrebbero terminare nell’arco temporale di un paio di mesi.
Tale azione, ovviamente, non è né risolutiva né sostitutiva rispetto a quello che la Regione Calabria, competente per ciò che concerne le problematiche relative all’erosione costiera ed al dissesto idrogeologico, ha annunciato di voler intraprendere tramite adeguati investimenti, con interventi sia nel breve che nel lungo periodo. Mi auguro che – conclude Anna Laura Orrico – il lavoro di squadra portato avanti fino ad oggi trovi un orizzonte e che le istituzioni competenti avvertano, come me, il peso della responsabilità delle sorti del sito di Capo Colonna adoperandosi per assicurarne la salvaguardia nella tempistica richiesta dalle circostanze».
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