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Narcos con il reddito di cittadinanza: due calabresi guidavano la gang

Fortunato Ieraci e Danilo Piccolo al centro dell’inchiesta che ha smantellato un gigantesco traffico di droga dal Marocco

Pubblicato il: 15/02/2021 – 13:18
Narcos con il reddito di cittadinanza: due calabresi guidavano la gang

ROMA Il Gico della Guardia di finanza ha smantellato una strutturata gang dedita all’importazione di ingenti quantitativi di droga dal Marocco tramite la Spagna, in prevalenza hashish, con lo scopo di rifornire le piazze di spaccio della Capitale. Le Fiamme gialle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale capitolino, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di 14 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Due calabresi al vertice

L’organizzazione criminale, promossa e diretta da due persone di origine calabrese, Fortunato Ieraci, di 38 anni, e Danilo Piccolo, di 35 anni, insieme a un sodale romano, che si sarebbe occupato della parte esecutiva e logistica con l’ausilio di Fabio Farinelli, di 48 anni, si sarebbe rivolta a Antonio Romeo, di 36 anni, indicato dagli investigatori come vero e proprio “broker” del narcotraffico spesso in trasferta in Spagna, per gli approvvigionamenti della droga. I carichi illeciti giungevano in Italia – occultati tra pallet di verdura trasportati da autoarticolati – presso le sedi di due società romane operanti nel settore degli autotrasporti e del commercio di materiali edili, i cui titolari, Gennaro Umbro, di 42 anni, e Massimo Chiodi, di 61 anni, mettevano a disposizione, dietro compenso, spazi e attrezzature per le operazioni di scarico.

I sequestri

La droga era poi custodita da altri indagati in vari luoghi che venivano periodicamente cambiati, quali garage (foto sopra) e appartamenti in condomini residenziali, nonché nell’abitazione di un incensurato romano con giardino e due cani pitbull a fare la guardia. Durante le indagini sono stati arrestati in flagranza 3 indagati e sequestrati quasi 400 chili di hashish, oltre 120 chili di marijuana e circa 3 chili di cocaina, nonché sofisticate attrezzature necessarie per allestire una serra indoor. In un’occasione, nel tentativo di disfarsi della sostanza custodita in casa all’atto dell’intervento dei Finanzieri, la marijuana è stata gettata negli scarichi domestici, determinando l’ostruzione delle tubature di un intero palazzo. Dopo qualche ora, l’inquilino dell’appartamento sottostante ha contattato la caserma delle Fiamme Gialle per segnalare che dagli scarichi del proprio bagno fuoriusciva una strana sostanza verdastra.

Quattro arrestati con il reddito di cittadinanza

Inoltre, le informazioni acquisite mediante le intercettazioni e i riscontri operati in loco dalla Guardia Civil spagnola – che ha fornito una preziosa collaborazione durante tutte le fasi investigative – hanno consentito di individuare e arrestare in Spagna, nel mese di marzo 2020, un latitante italiano, successivamente estradato in Italia. Dagli approfondimenti svolti, infine, è emerso che 4 persone, oggi arrestate, percepivano, direttamente o in quanto inclusi nel nucleo familiare dei beneficiari, il “reddito di cittadinanza”, motivo per cui saranno interessati gli uffici dell’Inps per la sospensione-riduzione della misura di sostegno economico. 

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