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Vaccini, «scuole chiuse solo se necessario». I sindacati “precisano” rispetto a Spirlì

Una nota offre la versione delle organizzazioni di categoria. «Attività sospese per periodi minimi e in casi necessari»

Pubblicato il: 17/02/2021 – 16:33
Vaccini, «scuole chiuse solo se necessario». I sindacati “precisano” rispetto a Spirlì

CATANZARO Non una chiusura «generalizzata per un periodo di 15 giorni», ma un intervento mirato «a periodi minimi, e comunque strettamente necessari». E solo se i vaccini saranno somministrati all’intero istituto dovrebbe essere possibile sospendere le attività in presenza. I sindacati della scuola precisano rispetto alle dichiarazioni del governatore reggente Nino Spirlì, che ha prospettato – in una diretta Facebook – la chiusura delle scuole per due o tre settimane per consentire la vaccinazione del personale. Due versioni non proprio sovrapponibili, su uno degli argomenti più dibattuti dell’emergenza Covid.

La nota dei sindacati

«Si è tenuto il 16 febbraio, nella Cittadella della Regione Calabria, a seguito di quanto concordato precedentemente fra le parti interessate, l’incontro con il direttore incaricato per la gestione del Covid 19 in Calabria Antonio Belcastro, relativo ai criteri del piano di vaccinazione del personale scolastico». Lo rendono noto i segretari dei sindacati di categoria Flc Cgil Domenico Denaro, Fsur Cisl Scuola Arcangelo Carbone, Uil Scuola Rua Paolo Pizzo, Snals Confsal Aldo Romagnino, Gilda Unams Antonino Tindiglia, Anp Giuseppe Gelardi e Di.S.Conf. Francesco Talarico.
Nel corso della riunione, è scritto in una nota, sono state prospettate alcune soluzioni: «Una governance in capo alla regione Calabria per l’attuazione di linee guida uniformi su tutto il territorio regionale onde evitare azioni difformi da parte delle singole strutture sanitarie; garantire, nei tempi concordati, la somministrazione del vaccino a tutto il personale scolastico che ne faccia richiesta; che la sospensione delle attività didattiche in presenza non avvenga in maniera preventiva e generalizzata per un periodo pari a 15 giorni ma che sia mirata a periodi minimi, e comunque strettamente necessari, al solo verificarsi di una concentrazione di somministrazione sull’intero istituto, comune o distretto, tale da richiedere la sospensione delle attività didattiche in presenza. Tale modalità – conclude la nota – è stata oggetto di confronto e condivisione in un incontro, avvenuto in separata sede, fra le organizzazioni sindacali e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Maria Rita Calvosa».

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