CATANZARO «Roberto Occhiuto è un politico di grande livello e di grande esperienza, che a livello nazionale è riuscito ad avere risultati importanti essendo il vicecaporuppo vicario di Forza Italia alla Camera. Non è facile partire da questa terra e arrivare a quei livelli. Credo che possa essere il migliore candidato possibile alla presidenza della giunta regionale, dato che il candidato è espresso da Forza Italia. Siamo contenti che ci sia questa designazione, speriamo che quanto prima ci possa essere il via definitivo per partire con la campagna elettorale». L’endorsement dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo alla candidatura di Occhiuto a governatore arriva a margine di un convegno nella Cittadella regionale. I forzisti stanno con il parlamentare cosentino e Gallo si augura «che da parte di Fratelli d’Italia e della Lega non ci sia nessun problema e che possiamo partire immediatamente come coalizione compatta. La nostra è una coalizione granitica, che ha assicurato in questo anno governabilità alla Regione, e anche la giunta lo sta facendo e auguro che possa ripresentarsi a breve designando il candidato presidente».
Per Gallo, però, sono altre le spine. E riguardano proprio la gestione del suo assessorato e il recente addio del commissario di Arcea, ente pagatore per i fondi europei destinati all’Agricoltura. Francesco Del Castello se n’è andato senza sbattere la porta, ma il problema della successione è concreto e le associazioni di categoria sono scontente.
«La questione di Arcea – spiega Gallo ai giornalisti – si è un po’ complicata. C’è un audit in corso da parte della Commissione europea che non si è ancora completato, ci sono alcune contestazioni che si trascinano da tempo. Ora noi abbiamo necessità di approvare il bilancio e per questo probabilmente dovremo fare delle scelte, atteso che c’è una questione – della quale si è parlato più volte – relativa all’indennità del manager di Arcea sulla quale purtroppo in questa fase non c’è un accordo con l’attuale commissario, che ritiene che non si debba diminuire, attuando la spending review, la retribuzione». Il nodo è un taglio del 20% che la Regione oggi ritiene necessario per adeguare il trattamento del commissario di Arcea a quello dei direttori generali. Del Castello non ci sta: al momento della firma gli era stato garantito che la decurtazione non sarebbe stata applicata e, inoltre, come nel caso di Francesco Bevere, dg del dipartimento Tutela della Salute, l’amministrazione in alcuni casi ha garantito benefit sostanziosi per “recuperare” quel taglio. Gallo non approfondisce ma sottolinea che «per approvare in tempi brevi il bilancio e quindi presentarci anche all’appuntamento con la Commissione europea con il bilancio approvato, il piano del fabbisogno e alcuni concorsi indetti, dovremo naturalmente assumere delle scelte. Io proporrò oggi alla Giunta regionale una delibera in questo senso». Difficile, insomma, che la richiesta delle associazioni di categoria (mantenere Del Castello) sia soddisfatta. Appare probabile la nomina di Serenella Rizzo, vicina all’assessore e già presente in Arcea negli anni in cui governava il centrodestra. A quel punto, forse, dall’agitazione attorno alla nomina si passerà allo scontro vero e proprio.
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