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Smi: «Assicurare test molecolari a chi si cura fuori regione»

 CATANZARO «Stando al perdurare dello stato di emergenza, ai limiti imposti alla mobilità regionale, nazionale ed internazionale e alla convivenza si sottolinea l’impossibilità di poter effettuare…

Pubblicato il: 18/02/2021 – 13:47
Smi: «Assicurare test molecolari a chi si cura fuori regione»

 CATANZARO «Stando al perdurare dello stato di emergenza, ai limiti imposti alla mobilità regionale, nazionale ed internazionale e alla convivenza si sottolinea l’impossibilità di poter effettuare nel territorio della Regione Calabria i test molecolari (o Pcr) se non presso le Asp provinciali, che non riescono a garantire l’esito in tempi ragionevoli. Per i viaggiatori/pazienti che si curano fuori Regione è un calvario andare e rientrare al proprio domicilio per le difficoltà ad effettuare i test». Queste le dichiarazioni di Cosmo De Matteis, presidente emerito del sindacato medici italiani (Smi) e Giovanni Giordano, presidente associazione calabrese agenti di viaggio (Acav), in una nota congiunta denunciano «le difficoltà che molti cittadini riscontrano in merito a questa situazione».

Pazienti costretti a spostarsi in altre regioni per fare il test

«Stessa questione vale per i viaggiatori che oltrepassano frontiere extra Ue e alcune dell’Unione Europea per motivi di famiglia e/o urgenza, ai quali nello specifico viene richiesto il test molecolare (o Pcr) da effettuarsi entro le 48/72 ore prima della partenza , praticamente è impossibile considerando i tempi di attesa dell’esito presso le Asp di competenza e costretti quindi a spostarsi in altre regioni per avere la certificazione di negatività al test molecolare (o Pcr) con tutti  disagi e il dispendio economico che ne consegue». «Non di meno preoccupano gli approcci alla ripresa dei viaggi secondo cui si prevede, per la massima prevenzione alla diffusione del virus, la formazione di corridori turistici che richiedono questo, tipo di test molecolare (o Pcr) prima e dopo il viaggio». «Il sindacato medici italiani (Smi)  e l’associazione calabrese agenti di viaggio (Acav) – continua la nota congiunta – raccolgono il grido di allarme dei calabresi e  lanciano un  appello al presidente, facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, affinché si potenzino le postazioni, magari prevedendo l’installazione di  altre nuove con percorsi preferenziali o anche autorizzando istituti e/o laboratori in grado di garantire i livelli di efficienza per supportare le richieste dei cittadini calabresi coinvolti in queste situazioni». «Auspichiamo che presto le difficoltà fin qui vissute cessino; permettendo a chi già vive un doppio disagio, dovendo ricorrere a una mobilità che a volte lo porta a centinaia di chilometri dal proprio domicilio, di poter veder assicurato il diritto alla salute. «Permettendo, inoltre, – concludono De Matteis e Giordano – chi per motivi urgenti, (si spera presto anche per chi deve andare in vacanza) di avere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini italiani»

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