Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Crotone in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone denominata “Ikaros”.
CROTONE «Apprendiamo con stupore e preoccupazione il coinvolgimento di alcuni avvocati nell’ultima inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Crotone denominata “Ikaros”. Non possediamo compiuti elementi conoscitivi della vicenda giudiziaria e comunque non intendiamo entrare nel merito della stessa, ma auspichiamo vivamente che gli avvocati coinvolti chiariscano con immediatezza la loro posizione in ordine ai fatti contestati. Anche per il clamore mediatico che ha avuto la notizia, appare opportuno rammentare il principio generale applicabile a tutti i cittadini italiani che sancisce, ai sensi nell’articolo 6 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nonché dell’articolo 27 della nostra Costituzione, la presunzione d’innocenza, secondo cui l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Ne consegue che le accuse formulate debbano necessariamente essere confermate nelle aule di giustizia e nel contraddittorio delle parti. Solo al termine dei tre gradi di giudizio previsti dalla legge italiana, quando la sentenza sarà divenuta definitiva, si potrà parlare di certezze. Auspichiamo quindi che venga accertata la verità dei fatti in tempi ragionevoli, onde evitare che la vita personale e professionale dei soggetti implicati, nei cui confronti sono state formulate gravi ipotesi di reato, venga compromessa ingiustamente per come accaduto in tanti casi passati alla ribalta della recente cronaca giudiziaria. Ci teniamo a sottolineare infine la grande correttezza e professionalità degli avvocati del foro di Crotone, che da sempre operano nella legalità e nel rispetto delle regole».
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone
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