MAIERA’ A seguito di un’azione giudiziaria promossa da Maurizio Greco, rappresentato in giudizio dall’avvocato Mario Rossi, il Tribunale Ordinario di Paola – Sezione civile, all’esito di un lungo giudizio durato oltre otto anni, ha riconosciuto l’illegittimità dell’apposizione, da parte della società telefonica Telecom, di cavi mediante attracco a gancio posto sull’abitazione del cittadino. I cavi erano destinati ad alimentare utenze telefoniche estranee al fabbricato su cui erano installati, attività posta in essere – dunque – in assenza di regolare procedura ablatoria o di esplicito consenso del proprietario. La società telefonica – come sottolineato dall’avvocato Rossi – successivamente all’emissione della sentenza di condanna alla rimozione del materiale (datata 23 gennaio 2019) è stata necessaria l’instaurazione di una procedura esecutiva, quindi di un nuovo giudizio durato altri due anni, per ottenere l’esecuzione dell’obbligo della rimozione. Il secondo giudice con un provvedimento ha disposto le modalità tecniche di esecuzione dell’obbligo designando l’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Paola per l’esecuzione forzata dei lavori.
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