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Il rebus

A Corigliano Rossano si cerca un comandante della polizia locale fra i veti incrociati della politica

Anche la selezione per la nomina del dirigente al personale sembra caduta nel dimenticatoio

Pubblicato il: 20/02/2021 – 15:35
di Luca Latella
A Corigliano Rossano si cerca un comandante della polizia locale fra i veti incrociati della politica

CORIGLIANO ROSSANO Mentre in politica governatori e oppositori si scontrano a cadenza quotidiana sulla stretta attualità – aree cimiteriali, vertenza illuminazione pubblica, paternità sulle convocazioni dei consigli comunali – l’albo pretorio di Corigliano Rossano produce documenti. Uno di questi riguarda il bando per il concorso di dirigente-comandante della polizia locale, dopo aver ridimensionato l’estate scorsa il già comandante Artuto Levato. L’altra sostanziale novità sempre nel ramo, è rappresentata dall’interpello per due posizioni organizzative, ovvero quei conferimenti a personale dipendente delle pubbliche amministrazioni di particolari incarichi per il cui sono richieste particolari competenze professionali.
Il neo assessore al personale Mauro Mitidieri – sembra essere questa la risultanza – sta iniziando a muoversi con l’obiettivo di colmare le lacune nella pianta organica del comune.
Il primo elemento, però, quello relativo al concorso per il comandante della polizia municipale, sembra essere stato un parto travagliato, passato attraverso le maglie della politica, con una lunga mediazione – si dice – fra i due esponenti di giunta, Claudio Malavolta e Giovanni Palermo, e il sindaco Stasi, che le opposizioni vedono ormai avvezzo “alle avanzate turche e ritirate spagnole”, fra ricorsi persi o dirigenti sollevati dai loro incarichi solo a parole ma nei fatti accompagnati a scadenza contrattuale.
Attorno al bando circolano mille voci ma anche la certezza che sarà un militare a dirigere ciò che oggi è in mano al segretario generale, affogato da tante e pesanti deleghe, oltre quella di segretario del terzo comune della Calabria (Polizia Locale, Personale e Avvocatura).
Uno dei possibili requisiti richiesti dal bando è quello di essere appartenuti a corpi di polizia. Certo, non in via esclusiva. Si vedrà quali possibilità avranno sia i due attuali vice comandanti, Piero Pirillo e Arturo Levato, sia l’altro ex vice Giuseppe Calabrò, attualmente all’ufficio gare e forniture.
Per le domande c’è ancora tempo, mentre sembra essere caduto nel dimenticatoio il la selezione per un dirigente a tempo determinato (ex art. 110 del Tuel) per il settore personale. Pare che le poche domande abbiano scoraggiato Stasi a procedere oltre, immobilizzando anche questa procedura essenziale per il comune.
Quanto alle posizioni organizzative alla Polizia Locale, si aspetta la presentazione delle domande ed a quanto pare anche quella del maggiore Levato. Nessuna comunicazione pare giungere dal segretario generale in materia mentre lo stesso ex comandante sembra possedere un profilo professionale diverso da quello necessario per l’interpello alle posizioni organizzative. Corrispondesse al vero, si creerebbe un vulnus.
Misteri, insomma, di un governo cittadino che sembra essere condizionato da veti incrociati e rallentamenti che logorano l’azione amministrativa. (l.latella@corrierecal.it)

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