COSENZA ll gip di Cosenza, Giuseppe Greco, ha respinto in toto la richiesta di misura interdittiva avanzata dalla Procura di Cosenza nei confronti della Coopservice, società con sede a Reggio Emilia. Una richiesta legata all’indagine che mira a fare chiarezza sull’appalto per la pulizia dell’ospedale di Cosenza, considerato – da chi indaga – una gallina dalle uova d’oro per l’associazione temporanea di imprese nella quale ha un ruolo di primo piano proprio la Coopservice, aggiudicataria dell’appalto nel 2014 e ancora oggi attiva in regime di proroga. Il 12 febbraio scorso, il Tribunale di Cosenza aveva ordinato l’annullamento del decreto di sequestro con relativa revoca dei beni mobili, immobili e conti correnti nei confronti dei soggetti legati alla società Coopservice. Il sequestro dei beni era stato disposto nei confronti di Gianluca Scarcelletti (difeso dall’avvocato Giusy Caliò), Fabrizio Marchetti (difeso dall’avvocato Giusy Caliò e dal collega Andrea Melpignano) e del dipendente Salvatore Pellegrino (difeso dall’avvocato Giusy Caliò). Il Tribunale della libertà di Catanzaro, invece, aveva confermato l’ordinanza del gip Giuseppe Greco che disponeva per i quattro indagati la misura degli arresti domiciliari.
(f.b.)
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