CROTONE Si è conclusa qualche giorno fa la missione di Emergency a Crotone. L’Ong fondata da Gino Strada era arrivata nel dicembre scorso per contribuire alla gestione del reparto Covid-2 dell’ospedale San Giovanni di Dio, realizzato al fine di rispondere in maniera più adeguata ai bisogni del territorio, nella fase acuta della pandemia.
«Durante questi mesi abbiamo lavorato con i medici, i fisioterapisti, gli infermieri e gli assistenti socio sanitari dell’Ospedale San Giovanni di Dio con forte spirito di scambio e cooperazione» ha dichiarato Rossella Miccio, presidente di Emergency a vita.it – «Ci siamo da subito messi a disposizione delle autorità locali per offrire il nostro supporto per tutto il tempo necessario, con l’obiettivo di rafforzare e ampliare la risposta già predisposta dalla Asp di Crotone. Anche se la nostra missione si è conclusa, rimaniamo comunque pronti a intervenire di nuovo, qualora l’andamento dell’epidemia lo renda necessario».
E «il tempo necessario» pare fosse stato fissato per il 15 febbraio 2021 quando, fatte le valutazioni, rispetto alla necessità della prosecuzione dell’intervento in considerazione del limitato numero di pazienti ricoverati e il trend del diffondersi dell’epidemia nella regione Calabria, è stato ritenuto che il mandato potesse ritenersi concluso.
L’intervento di Emergency a Crotone è durato 73 giorni, con l’obiettivo di aumentare il numero del personale sanitario e di posti letto disponibili in un momento in cui il reparto Covid, già approntato dall’ospedale con 30 posti letto, non risultava sufficiente per rispondere ai bisogni sanitari del territorio. Missione compiuta, si potrebbe ben dire perché in questi mesi sono stati 31 i pazienti con decorsi molto lunghi ad essere ricoverati nel reparto Covid2 del presidio crotonese, presi in carico dai 12 medici, 7 infermieri, 2 fisioterapisti e 3 Oss che l’Ong di Gino Strada aveva inviato a supporto del personale sanitario.
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