Covid, al via le vaccinazioni agli over 80. «Bisogna fare presto»

LAMEZIA TERME «La mia impressione è che sia necessario sbrigarci, dobbiamo vaccinare molto velocemente prima che la situazione ci sfugga di mano». Ne è convinto Sandro Giuffrida, Capo dipartimento dell’Asp di Reggio, ospite questa mattina della Rai. Da oggi, infatti, dovrebbe partire la campagna di vaccinazione anti-Covid per gli ultra ottantenni che in Calabria sono poco più di 130mila. «Nei giorni scorsi – precisa Giuffrida- avevo già segnalato i ritardi ma ad esempio all’Asp di Reggio abbiamo iniziato anche con qualche giorno di anticipo, sebbene non ci sia ad esempio una piattaforma di prenotazioni. Ci è sembrato opportuno cominciare e ora aspettiamo che la situazione migliori con il supporto dei medici di base». La Calabria, e più in generale l’Italia, sembrano in ritardo nella campagna di vaccinazione: «Siamo nelle stesse condizioni delle altre regioni, forse da noi è mancata l’organizzazione precoce – spiega ancora Giuffrida – e solo venerdì sono stati firmati decreti importanti, ma serve una interlocuzione più forte per una maggiore adesione di pazienti e operatori. L’obiettivo è vaccinare un gran numero di persone».

«Bisogna assumere personale»

Ospite questa mattina anche Sandro Sposato, presidente dell’ordine degli infermieri di Cosenza. ««Rispetto ad un anno fa – ha detto – non è cambiato quasi niente. Oggi le aziende hanno difficoltà a reperire dei guanti che sono i primissimi dispositivi di protezione per il personale medico ma spesso quelli che abbiamo sono di pessima qualità». E poi c’è il problema del precariato: «Le risorse non bastano. Bisogna assumere, il personale è carente». 

Milioni di dosi in arrivo

Dal mese di aprile in Italia sono attesi milioni di dosi di nuovi vaccini ma secondo Giuffrida «c’è un problema organizzativo e quella di Reggio è una notizia positiva. Servono risorse amministrative e delle task force che progettino dei percorsi di vaccinazione ma la cosa grave è che tanti operatori non sono stati ancora vaccinati». «Non siamo pronti a vaccinare migliaia o milioni di persone. Bisogna cambiare la logica attivando siti e medici, bisogna vaccinare un po’ dappertutto e in sicurezza – precisa – e abbiamo bisogno di tutte le risorse disponibili tra luoghi e personale medico. È mancato l’aiuto della Protezione civile che a mio parere finora è stata assente. Dobbiamo impegnarci tutti, serve uno sforzo di tutta la comunità medica. E con i vaccini in arrivo, più semplici e maneggevoli, sarà necessario vaccinare negli ambulatori medici». 

No alla chiusura delle scuole

Da marzo, infine, partiranno le vaccinazioni della popolazione scolastica: «Non serve assolutamente chiudere le scuole per due settimane – conclude Giuffrida – in tanti casi basta anche solo un giorno».