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Variante inglese, due casi sospetti su un aereo atterrato in Calabria

Si monitora con attenzione la situazione. Il volo è decollato da Londra il 17 febbraio

Pubblicato il: 22/02/2021 – 17:57
di Fabio Benincasa
Variante inglese, due casi sospetti su un aereo atterrato in Calabria

COSENZA Il virus è mutato, sono diverse le “varianti” a tenere alta la soglia dell’attenzione di virologi e medici impegnati nella lotta al Covid-19. Mentre il governo impone nuove e rigide norme comportamentali da osservare per mitigare il rischio contagio, la popolazione è in ansia per il numero dei casi – in costante aumento – di soggetti risultati positivi al ceppo “inglese”. La variante Uk è aggressiva, si diffonde con estrema facilità e non risparmia i più giovani. Ragion per cui è necessario rispettare le regole e continuare a mostrarsi più forti e più furbi di un virus assai subdolo. In Calabria, i numeri sono contenuti anche se nelle scorse settimane si sono registrati due potenziali casi nel centro di accoglienza straordinaria di Longobardi, dove un cittadino extracomunitario (poi partito alla volta della Germania) è risultato positivo al virus inglese in seguito ad un tampone effettuato da una Ong ed avrebbe infettato altri due connazionali. L’utilizzo del condizionale è d’obbligo perché sebbene risultati positivi al tampone, i due soggetti – ancora oggi – non conoscono il risultato del test sulle varianti inviato ai laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità. Ciò che è certo, invece, è che da quel momento la soglia di rischio è aumentata di pari passo al pericolo della diffusione del nuovo ceppo del Covid.

La mutazione del virus

In Calabria, occorre sottolinearlo, non tutte le varianti sono sequenziabili. I laboratori provvedono ad analizzare il tampone nasofaringeo e poi in caso di contagio sospetto inviano il risultato ad un altro laboratorio a cui spetta il compito di effettuare indagini suppletive utili a rintracciare un’eventuale mutazione del virus. Nelle ultime settimane, i laboratori regionali ricorrono ad un pre-test utile a scovare (se presente) la variante inglese, ma anche in questo caso viene sollecitato l’intervento del laboratorio dell’Iss o dell’istituto zooprofilattico della Campania (punto di riferimento per la nostra regione). Le complesse e lunghe operazioni ovviamente portano ad una dilatazione dei tempi di attesa dei risultati (vedi il caso del Cas), lasciando con il fiato sospeso medici e pazienti. L’unica valida alternativa resta l’indagine epidemiologica nei confronti di soggetti potenzialmente esposti o venuti a contatto con altre persone risultate positive alla variante Uk.

Il Covid viaggia in prima classe

Quotidianamente ci si chiede quanto sia diventato “pericoloso” volare in tempi di pandemia. Negli aerei il ricambio d’aria è garantito ma non lo è l’immunità al virus. L’attenzione poi diventa massima quando i voli in questione riguardano le tratte da e per l’Inghilterra. La variante Uk può ovviamente viaggiare e diffondersi nelle cabine qualora a bordo vi fosse un passeggero positivo. A tal proposito, si monitora con attenzione la situazione di due passeggeri calabresi presenti a bordo di un aereo decollato da Londra e atterrato in Calabria lo scorso 17 febbraio. Due i casi potenzialmente sospetti, si tratta di una persona residente a Soverato ed un’altra originaria di un comune nel tirreno cosentino. Su quel volo avrebbe viaggiato un soggetto poi risultato positivo alla variante inglese del Covid ed ora si attende l’esito dei test per rintracciare l’eventuale presenza del virus nei viaggiatori calabresi.

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