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La denuncia

Akrea, incarichi e spese opache

Il Comune di Crotone ha inviato un dossier alle Fiamme Gialle. Segnala anomalie nella gestione della società

Pubblicato il: 23/02/2021 – 22:11
di Gaetano Megna
Akrea, incarichi e spese opache

CROTONE Non c’è stata trasparenza negli incarichi di consulenze legali attribuiti da Akrea. Il problema è stato sollevato nel documento inviato dal Comune di Crotone al comandante provinciale della Guardia di finanza. Nella lettera di trasmissione del 28 gennaio scorso il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, scrive: «Ritengo che questo documento possa essere di interesse di codesto comando, si specifica che tutta la documentazione relativa è a disposizione presso questi uffici». Un dossier, quindi, che è stato confezionato in seguito ad un controllo sull’Akrea chiesto dal sindaco Voce lo scorso 14 dicembre. Un dossier diviso in capitoli.

Spese legali poco trasparenti

«Gli incarichi di consulenza legale sono stati attribuiti da Akrea senza alcun rispetto delle norme di trasparenza e buona amministrazione». I fatti a cui si fa riferimento sono circostanziati. Il 6 giugno del 2018, la delibera risale al 14 giungo, è stato dato incarico «per la costituzione in giudizio» ad una avvocatessa «pur in presenza del fatto che la stessa professionista scriveva nel curriculum che lavorava presso lo studio legale cointestato» con un avvocato che fa parte del Consiglio di amministrazione della società che si occupa della raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti prodotti nella città pitagorica.
Costo della consulenza 1.236,60 euro. Sempre relativamente alle spese legali, nel 2020 è stata pagata una fattura di 7.214,93 euro ad un legale che risulta essere il marito di un’altra rappresentante del Cda dell’Akrea.

Tanti i nomi per le consulenze

Tra gli altri, si fa riferimento ad un incarico attribuito con il progetto Sniff, finanziato dal Miur «nell’ambito del Piano operativo nazionale ricerca e competitività 2007/2013». Il contratto di lavoro firmato il 17 maggio del 2019 assegnava al beneficiario «lo svolgimento delle attività relative alla organizzazione dell’Osservatorio di monitoraggio ambientale, prevedendo la retribuzione mensile di 1.200 euro».
Allo stesso soggetto veniva garantita «l’erogazione delle competenze maturate per le prestazioni già rese e precedentemente alla formulazione del contratto».
 La somma complessiva di queste competenze era di euro 43.200 da erogare ratealmente «in 20 ratei mensili di pari importo di 2.160 euro». «Quali siano stati i risultati di questa attività – si legge nel documento inviato alla Guardia di finanza non è dato sapersi; si specifica che in base a questo Akrea ha ricevuto una sofisticata macchina finalizzata al monitoraggio dell’inquinamento ambientale che al momento si trova “parcheggiata” in via Avogadro… e non risulta essere (ed essere mai stata) in funzione». Relativamente al progetto Sniff è stata pagata anche un’assicurazione di 2.452,23 euro.

Contratto per la comunicazione

Stipulato in 29 ottobre del 2018 per la durata di 36 mesi con un professionista per il costo annuo di 32.400 euro. A proposito della scelta del professionista, nella lettera inviata alla Finanza si legge: «È da specificare che nella determina dirigenziale n.1 del 23 ottobre 2018 è emerso per alcune dichiarazioni la mancanza o insufficiente dimostrazione di precedenti esperienze nel settore della comunicazione istituzionale e privata o di riconoscimento di possesso dei requisiti indicati nel curriculum (ben13 punti), tuttavia si attribuisce al professionista il punteggio massimo».   
Il comitato di controllo analogo aveva chiesto di non procedere a questa nomina «data la ristrettezza finanziaria che caratterizzava la situazione finanziaria della Società». Secondo i rappresentanti del controllo analogo la spesa era da ritenersi «non prioritaria rispetto ad altre da considerarsi ben più impellenti»

Automezzi “datati”

«Dall’osservazione del parco automezzi – scrivono alla Finanza – si rieleva che i mezzi (quelli in dotazione all’Akrea, ndr) sono molto datati: tra gli autocompattatori molti risalgono agli anni ’90 o inizio 2000; vi è un solo ragno che è del 2002. A fronte di un parco di automezzi così datato vi è un’importante spesa sia per il noleggio dei mezzi efficienti in caso di necessità, sia per la riparazione dei mezzi stessi”. Le spese affrontate per le annualità 2019 e 2020 sono state di 365.600,92 euro. “Eppure – si evidenzia nel 2019 pur disponendo di cinque autovetture (quattro Panda e una Toyota Avensis di rappresentanza) sono state acquistate quattro autovetture Fiat Panda».

Consumo carburante anomalo

Il precedente presidente dell’Akrea ha denunciato (giugno 2020) un furto di 1.400 litri di gasolio (1.800 euro). Sino alla data della denuncia al personale che svolgeva la mansione di autista era stata consegnata una carta IP, «con plafond molto alto». A seguito del furto «lo stesso presidente regolamentava l’uso delle carte per il carburante al fine di individuare sempre le responsabilità».
Non c’è corrispondenza tra la spesa carburante del 2019 e quella del 2020: nel primo anno è stata certificata in 275.606 euro (media mensile 22.668 euro), il secondo anno la spesa è stata di 188.060 (media mensile 15.672 euro). C’è una differenza di circa 7.500 euro al mese. Anche su queste differenze è stato chiesto alla Guardia di finanza di fare chiarezza. La relazione e i relativi documenti sono stati acquisiti dai consiglieri comunali perché intendono capire se siano state commesse delle irregolarità. Acquisite le carte le commissioni comunali si sono messe al lavoro.  (redazione@corrierecal.t)

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