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LA PROTESTA

Cariati, deludono le linee guida di Longo. «Ma noi continuiamo l’occupazione»

Il presidio permanente del Vittorio Cosentino non indietreggia dopo il decreto del commissario che programma una Casa della salute al posto della struttura

Pubblicato il: 23/02/2021 – 8:10
Cariati, deludono le linee guida di Longo. «Ma noi continuiamo l’occupazione»

CARIATI Regna lo sgomento, ma non la rassegnazione nella comunità costruita in questi mesi di strenua occupazione intorno all’ex ospedale Vittorio Cosentino.
La richiesta dei Comitati, persone ed associazioni costituenti il presidio popolare permanente, fin dal principio, è quella di vedere riaperta la struttura che fino al 2010 era punto di riferimento per una popolazione di migliaia di persone tra le province di Cosenza e Crotone.
E invece, si legge già in una nota diffusa ieri, «nel silenzio delle istituzioni, l’ex Ospedale viene nuovamente declassato a Casa della Salute». Il Dca del nuovo commissario, Guido Longo, non soltanto “ridimensiona” l’attività del Vittorio Cosentino ma anche, tra le altre, quella degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, rispetto ai quali esistono anche statuizioni dei giudici amministrativi che dispongono la riapertura affinché possano essere garantiti i Lea in quel dato territorio. Una decisione che non convince l’associazione “Le lampare Basso Ionio Cosentino” che si fa portavoce delle istanze del presidio. «Del fatto che sul territorio manchino il pronto soccorso e i posti letto non interessa a nessuno. Tutti zitti e nel silenzio si continua nell’idea fallimentare di Scopelliti da 11 anni mai realizzata, mentre le ambulanze dei 118 sono senza medico». Il presidio invocava da mesi una visita del nuovo commissario, mai avuta. Nel frattempo, intorno alla comunità di Cariati si sono strette le persone di tutta Italia inviando messaggi di vicinanza al presidio per chiedere l’immediata riapertura della struttura. Da ultimo, la protesta dei lavoratori del mare, aveva reso l’idea di quanto la popolazione si sia, nel frattempo, focalizzata sul problema.
Il presidio popolare aveva chiesto l’intervento anche di Gino Strada, presidente di Emergency, fino a qualche giorno fa impegnata nel reparto Covid 2 dell’ospedale di Crotone e che al tempo aveva indicato il Vittorio Cosentino come «punto da cui ripartire».
A deludere è però stata la risposta delle istituzioni ai più alti livelli. Si sprecano, dopo la decisione del commissario, le dichiarazioni di deputati e consiglieri che manifestano il loro disaccordo, ma nel frattempo, al di là dei rappresentanti dei Comuni vicini a Cariati, non molti si sono interessati alla vicenda.

«La decisione unanime è quella di continuare»

Dopo la delusione iniziale, il presidio si è riunito, comunicando in serata la decisione di continuare l’occupazione. «La decisione, unanime, è quella di continuare».
«Se è vero – scrivono – che dagli Uffici che contano si continua a non avere le risposte che servono al territorio, è altrettanto vero anche che i cittadini non sono più disposti a sopportare questa situazione. Dopo mesi di occupazione, dopo che tutta Italia ha potuto conoscere la nostra situazione non si accetteranno decisioni copia-incolla da parte di Longo che non ha nemmeno visitato il territorio da quando si è insediato. Chiediamo alla Conferenza dei Sindaci di non fare passare inosservato il Dca 31 del 18 febbraio ma di determinarsi anche, se necessario, con azioni di protesta forti. Dopo la riunione con Spirlí al Cinema Teatro di Cariati, in cui il Presidente della Regione si dichiarò “portavoce” dei sindaci presenti, più nulla».
«In settimana – concludono – ci determineremo insieme ai lavoratori del mare per avviare nuove forme di protesta. Intanto, in queste ore, diversi cittadini hanno avviato la raccolta delle schede elettorali! Non un passo indietro! Basta soprusi! Cariati e il territorio non abbasseranno la testa». Fin da subito incassata la solidarietà del Comune di Campana, uno dei tanti paesi dell’entroterra silano pregiudicati dalla scelta del commissario Longo. (f.d.)

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