CATANZARO Annullata la condanna dell’ex primario di Cosenza Marcello Bossio nell’ambito dell’inchiesta “Sangue infetto”. La decisione è stata adottata dalla Suprema Corte di Cassazione che ha così ribaltato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro e che aveva, invece, confermato la condanna decisa dal Tribunale di Cosenza. Bossio era stato condannato nell’ambito dell’inchiesta “Sangue infetto” sulla morte, avvenuta il 4 luglio del 2013, di un pensionato 79enne di Rende, a causa di una trasfusione con sangue contaminato da un batterio. L’ex primario ha sempre ritenuto ingiusta la condanna nei suoi confronti, ed ha quindi proposto ricorso per Cassazione tramite avvocato Nicola Carratelli del Foro di Cosenza.
La Suprema Corte, dopo una lunga discussione del difensore di Bossio, ha integralmente accolto il ricorso, annullando senza rinvio con riferimento alla contestazione di rifiuto di atti d’ufficio, per il quale in primo grado era stato condannato a 6 mesi, mentre ha annullato con rinvio a diversa sezione della Corte di Appello di Catanzaro quanto all’ipotesi di somministrazione di sangue infetto e morte a seguito di tale reato.
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