CROTONE Le opere del maestro orafo crotonese Michele Affidato impreziosiranno anche per quest’anno la kermesse musicale del festival di Sanremo. Per l’appuntamento 2011 Affidato ha già realizzato l’opera destinata al “Premio della Critica Mia Martini” e quella del “Premio Sala Stampa Lucio Dalla”. Si tratta di premi considerati speciali. Il “Premio della Critica Mia Martini”, destinato alla sezione campioni e sezione nuove proposte, consiste in una scultura formata da un leone che si poggia su una chiave di violino, con alla base una composizione di fiori. Il Premio rappresenta tre elementi portanti del Festival: il leone ed i fiori come simbolo della città ligure, mentre la chiave di violino rappresenta la musica. Questo premio istituito nel 1996 viene intitolato alla memoria della grande Mimì, assegnato dalla stampa specializzata alla canzone e all’interprete che più si è distinto per il testo e per l’originalità. Il “Premio sala stampa Lucio Dalla” dedicato al cantautore bolognese, che consiste in una chiave di violino, verrà conferito alle due categorie, per la Sezione campione e Sezione nuove proposte. Ad assegnarlo sarà una giuria composta da giornalisti della radio, del web e della Tv. Sono anni che il maestro orafo crotonese “impreziosisce” gli eventi di “Casa Sanremo” e “Musica contro le Mafie”. Nelle passate edizioni. con le opere di Affidato, sono stati premiati artisti che hanno fatto la storia del Festival, ma anche giornalisti, autori e maestranze. Tutti coloro, insomma, che hanno raccontano e promuovono il Festival di Sanremo nel mondo, fondendo il tutto, in un rapporto che unisce la bellezza della musica a quella dell’arte orafa. Tra i tanti si ricorda, in particolare, l’opera che ha premiato la canzone più votata della storia della musica italiana, nella serata evento “Nata per Unire”, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, assegnata ad Al Bano Carrisi con il “Va’ Pensiero” del Nabucco di Verdi. «Quest’anno sarà un Festival diverso ha sottolineato Affidato – vista la crisi pandemica che ormai da un anno sta stravolgendo le nostre vite. E’ giusto che tutto si svolga secondo il protocollo di sicurezza, ma è anche importante dare all’Italia intera un segnale positivo e penso che il Festival di Sanremo attraverso la musica, possa trasmettere un po’ di quella gioia e normalità, di cui tanto abbiamo bisogno. Nonostante la pandemia e nonostante il distanziamento sociale o peggio quello affettivo, sono convinto che proprio la buona musica possa diventare una delle cure contro quell’ansia da Covid che ci opprima da 12 lunghi mesi».
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