TROPEA Continuano le indagini sulle salme profanate al cimitero di Tropea. Dopo l’operazione della Procura di Vibo, che ha portato all’arresto di tre persone, gli investigatori continuano ad acquisire documenti in Municipio e si profila l’ipotesi che l’inchiesta si allarghi. Ipotesi sempre più concreta, visto che – secondo quanto riferisce la Gazzetta del Sud – uno degli indagati avrebbe deciso di collaborare e offrire nuovi spunti a magistrati e forze dell’ordine. Il blitz che ha svelato gli orrori nel camposanto continua ad avere seguiti politici nella “perla del Tirreno”, dove si registrano nuove dimissioni dal consiglio comunale. A quello di Virginia, infatti, si somma l’addio di Massimo Cono Pietropaolo. Dimissioni «irrevocabili», imputate a «motivi di famiglia e lavoro». Ma riferite anche al «danno di immagine» che la vicenda «ha arrecato al comune di Tropea. Tutto il mondo parla di quanto accaduto e per una città simbolo del turismo basterebbe solo questo per mandare a casa sindaco, giunta e intero consiglio. Abbiamo fallito come maggioranza e come opposizione perché non bisogna dimenticare che siamo stati eletti per fare il bene di Tropea e con questa brutta storia non abbiamo decisamente fatto, né stiamo facendo gli interessi della città».
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