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Cosenza, piazza Bilotti riapre al pubblico

La decisione del Tribunale di Catanzaro. Il Comune di Cosenza tramite l’avvocato Nicola Carratelli, aveva ricevuto il positivo parere della Società Sismlab

Pubblicato il: 26/02/2021 – 12:41
Cosenza, piazza Bilotti riapre al pubblico

COSENZA Adesso è ufficiale. La Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro ha disposto il dissequestro di Piazza Bilotti e la riapertura al pubblico. Il Comune di Cosenza tramite l’avvocato Nicola Carratelli, aveva ricevuto il positivo parere tecnico della Società Sismlab, incaricata di eseguire le valutazioni di sicurezza delle strutture interessate dall’originario sequestro preventivo. I giudici hanno, dunque, disposto il dissequestro anche degli spazi annessi alla piazza, mentre per quanto riguarda gli spazi adiacenti all’area museale verrà mantenuta l’interdizione al pubblico e quindi resta valido il sequestro preventivo. Nel caso specifico, sono in corso gli accertamenti della società Sismlab Srl che sta concludendo le verifiche sulle travi in acciaio presenti nell’area museale, i cui esiti sono attesi a breve. Sarà, dunque, possibile passeggiare e fruire delle attività commerciali.

«Piazza restituita alla città»

«C’è voluto un po’ di tempo per verificare la sicurezza, ma adesso Piazza Bilotti può riaprire ed essere restituita alla città». Queste le parole del sindaco Mario Occhiuto dopo aver ricevuto la notizia, appresa attraverso l’avvocato Nicola Carratelli (che ha curato, per conto del Comune, l’istanza di dissequestro e le successive fasi) dell’autorizzazione alla riapertura. L’autorizzazione alla riapertura di Piazza Bilotti segue il dissequestro del 3 febbraio scorso. «Esprimo la mia più viva soddisfazione per la comunicazione appena ricevuta – ha commentato il sindaco Occhiuto -. Ringrazio la magistratura che ha, con il provvedimento di oggi, dato corso alle istanze che il Comune aveva rappresentato. In questo momento – ha aggiunto Occhiuto – la cosa più importante è che la piazza polivalente resterà alle future generazioni, quelle che oggi, a causa della pandemia, sono state private della socialità e che alla socialità torneranno, si spera quanto prima. Ai giovani – ha aggiunto il sindaco Occhiuto – abbiamo il dovere di garantire una sorta di “risarcimento” che li possa ripagare della situazione di particolare sofferenza che stanno vivendo in questo momento di lunga sospensione che li ha fortemente penalizzati togliendo loro la bellezza e la leggerezza proprie del loro tempo. Cosenza è una città che, ancor prima della pandemia, ha investito nella rigenerazione degli spazi liberi aperti, in piste ciclabili, in nuove opere pubbliche, nella pedonalizzazione di strade e piazze, nella connessione alla rete attraverso la fibra e che è diventata più competitiva incrementando le nuove aperture di imprese commerciali. E non è un caso se in autorevoli studi di importanti multinazionali Cosenza è stata indicata tra le città italiane più attrezzate per la ripartenza post Covid. A Cosenza hanno aperto e continuano ad aprire nuove imprese provenienti da tutta la Calabria. In questa ottica, si comprende come il parcheggio interrato di Piazza Bilotti sia particolarmente importante, in quanto al servizio della più grande e attrattiva area commerciale all’aperto della Calabria. Aspetti, questi, ben evidenziati nel Rapporto “L’Italia Policentrica – Il fermento delle città intermedie” presentato dall’Associazione Mecenate 90 nel 2020 e che evidenzia una crescita significativa delle imprese cosentine pari al +8,3% (646 imprese in più) rispetto al 2009, di gran lunga superiore alla crescita osservata a livello nazionale (+0,2%). In particolare, le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, il terzo settore più rappresentativo per numero di imprese registrate, rilevano la crescita maggiore in termini assoluti, con 160 imprese in più rispetto al 2009 (+40,2%). E’ innegabile come questo dato – osserva ancora il Sindaco Occhiuto – dia conto dell’enorme balzo in avanti che ha avuto il settore commerciale nella città di Cosenza negli ultimi dieci anni, facendo registrare un incremento tra i più alti d’Italia, ovviamente parametrato al periodo precedente al covid. Il Sindaco, nell’esprimere soddisfazione per l’autorizzazione alla riapertura della piazza, ricorda, inoltre, che “tutte le strutture ai vari livelli della piazza saranno ora restituite all’uso pubblico ad esclusione delle aree museali per le quali sono in corso ulteriori e più approfondite indagini sulle travi metalliche. Tutte le funzioni della piazza e dei piani interrati, ad eccezione del museo, potranno, pertanto, essere già riattivate. Saranno disposti di nuovo tavoli e sedie, anche per l’esercizio dei locali e sarà possibile passeggiare e fruire delle attività commerciali. Tante unità lavorative – spiega ancora Occhiuto -potranno così tornare ad essere attive, in un momento di grande crisi economica generato dalla pandemia. Piazza Bilotti tornerà, dunque, alla sua funzione originaria: rappresentare, cioè, un elemento nuovo di riconoscibilità all’interno della città contemporanea e un luogo identitario per i cosentini. Un obiettivo non facile quello che abbiamo raggiunto, in quanto non sono presenti sul perimetro della piazza quinte di edifici con facciate importanti e di qualità formale e architettonica. Noi ci siamo riusciti, facendo assumere alla città di Cosenza anche un’impronta molto innovativa». La riconsegna degli spazi di Piazza Bilotti avverrà nei prossimi giorni e a questo proposito la Polizia Municipale ha contattato la Guardia di Finanza per procedervi insieme.

L’inchiesta

La costruzione di piazza Bilotti, grande opera realizzata nel cuore della città di Cosenza, aveva portato il 24 aprile 2020 la Guardia di finanza a notificare alcuni avvisi di garanzia e ad operare il sequestro preventivo dell’intera struttura, disposto in relazione ai delitti di falso, relativi agli atti della procedura di collaudo dei lavori di intervento di riqualificazione ricreativo-culturale della stessa piazza. Il provvedimento di sequestro era stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, con il Sostituto Procuratore, Veronica Calcagno, e il coordinamento del Procuratore Aggiunto, Vincenzo Capomolla, e del Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri.

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