CROTONE In due giorni 19 tamponi positivi nel territorio comunale di Rocca di Neto. Si tratta di dieci adulti e nove bambini. Sette bambini sono in età scolare e due al di sotto di tre anni. Secondo il sindaco Alfonso Dattolo il vero problema è però rappresentato dal fatto che «è diventato difficile il tracciamento tra i positivi e i contatti stretti». Sono tante le persone coinvolte e la gente a Rocca di Neto continua ad andare al bar e nei locali per farsi l’aperitivo. A questo proposito Dattolo, con un post su Facebook, ha chiesto agli abitanti del suo comune di «rinunciare agli aperitivi per salvaguardare la salute di tutti». Da lunedì sono state chiese le scuole, perché la preoccupazione che il contagio possa sfuggire al controllo è molto alta. Secondo quanto si racconta nel paese del Crotonese il focolaio sarebbe scoppiato a causa dell’organizzazione della festa di Carnevale senza la protezione delle mascherine. Una festa molto partecipata. Sempre secondo il racconto che si fa in paese ci sarebbero stati altri avvenimenti “mondani” a facilitare la diffusione del Covid-19: la festa per il cinquantesimo di un matrimonio e una scampagnata fatta in Sila. Questa è la rappresentazione che si fa da quando si è riacceso il contagio. Ufficialmente i contagiati sono in tutto 19, ma Dattolo teme che, nelle prossime ore, il numero sia destinato a salire. E’ riconducibile anche a Rocca di Neto il caso di una maestra positiva al tampone, che insegna nella frazione Corazzo di Scandale. Si tratta di un’insegnante di sostegno che lunedì scorso ha incominciato ad avere qualche sintono e martedì ha fatto il tampone. Il risultato è arrivato oggi e da domani il sindaco di Scandale, Antonio Barberio, ha deciso di fermare, per i prossimi 14 giorni le attività didattiche. Barberio ha anche organizzato il tampone molecolare per i dodici bambini che frequentano la classe della maestra positiva. I tamponi saranno fatti anche agli altri insegnanti e al bidello. Ovviamente prima della riapertura della scuola si procederà alla sanificazione della struttura scolastica. Anche a Rocca di Neto il sindaco Dattolo ha disposto tamponi per tutti i bambini e gli insegnanti delle classi dove si sono verificati casi di Covid-19. Nella provincia di Crotone c’è una ripresa del contagio, perché Rocca di Neto non è l’unico focolaio che preoccupa. C’è bisogno di maggiore attenzione da parte della popolazione che sembra non avere contezza dei danni che il Covid-19 può creare. Il fatto che si continuano ad organizzare feste, banchetti e aperitivi fa intendere che non è stata compresa appieno la situazione in cui versa l’Italia. La soluzione dovrebbe arrivare con i vaccini. In questo settore purtroppo si registrano ritardi considerevoli. Il 22 febbraio doveva partire la vaccinazione degli ultra ottantenni, ma ancora la data precisa dell’inizio delle attività non è stata indicata. La prossima settimana potrebbe essere comunque quella giusta. Nella provincia pitagorica gli ultra ottantenni sono circa 5.600 (3.300 circa sono residenti a Crotone) e i vaccini, al momento disponibili, sono 5.000. L’attività dovrebbe essere gestita dai medici di famiglia. Secondo quanto è stato possibile apprendere, ogni medico dovrà effettuare una quarantina di vaccinazioni nei centri organizzati dall’Azienda sanitaria provinciale. Si tratta comunque di notizie non ufficiali, perché l’Asp ha scelto la strategia del silenzio, mentre i cittadini vorrebbero avere informazioni dettagliate e puntuali.
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