Incarichi a Crotone, una precisazione sulla nomina del “comunicatore”

Riceviamo e pubblichiamo una nota di precisazione relativa a un articolo pubblicato dal Corriere della Calabria

«Mi riferisco, in particolare, al Contratto per la comunicazione che risulta inserito, insieme con altre pratiche contestate, in una relazione inviata dal Comune di Crotone alla Guardia di Finanza al fine di accertare eventuali profili di illegittimità nella trascorsa gestione della partecipata pubblica. Non tocca a me giudicare se la procedura di selezione del professionista sia avvenuta nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza; tuttavia, visto il richiamo (inutilmente velato) alla mia persona, mi corre l’obbligo di puntualizzare che l’esito della selezione è stato oggetto di un accesso agli atti da parte del secondo classificato, conclusosi, come riportato nella citata determina dirigenziale, con una rettifica che non ha tuttavia modificato il punteggio assegnato al sottoscritto. Sul punto, anzi, aggiungo che avrei potuto lamentare il mancato riconoscimento di alcune esperienze professionali in fase di asseverazione della documentazione, dal momento che i riscontri contabili in qualche caso non erano più disponibili perché molto datati o perché riferiti a collaborazioni con aziende estere e istituti di ricerca, come per esempio il Censis, che prevedevano la compilazione di formulari giudicati inammissibili dal responsabile del procedimento. Proprio per ovviare a tale inconveniente, in una Pec inviata all’azienda il 24 ottobre 2018 per acconsentire al rilascio della mia documentazione al ricorrente, ho anche precisato che, in alternativa ai certificati contabili o contrattuali, avrei potuto comprovare le prestazioni mediante copia delle pubblicazioni o con attestati sostitutivi. Queste sono le uniche ragioni per le quali non risultano essere asseverate alcune esperienze lavorative, non certo la mancanza dei requisiti, come si vorrebbe capziosamente insinuare. Nella circostanza, d’altronde, si è rivelata sufficiente la documentazione comprovante la collaborazione con testate giornalistiche nazionali, la direzione di alcuni periodici e la mansione di Portavoce e Responsabile della comunicazione espletata per venticinque anni in un’associazione di Comuni turistici riconosciuta in Anci. Riguardo alle presunte perplessità espresse dal Comitato del controllo analogo circa l’opportunità di procedere alla nomina del “comunicatore”, vorrei ricordare che l’apporto di un professionista della comunicazione era all’epoca ritenuto necessario, in considerazione dell’imminente avvio del servizio di raccolta differenziata nella città di Crotone. Non entro nel merito della questione per ovvie ragioni di opportunità, ma credo di poter tranquillamente affermare che nessun amministratore di azienda pubblica possa agire in dissenso o in difformità rispetto al parere di un organo amministrativo che sovrintende al suo controllo. A margine delle suesposte precisazioni, mi sia consentito di esprimere, in via generale, la mia sofferta e rassegnata considerazione in ordine al perdurante clima di conflittualità che caratterizza la nostra comunità; una condizione che certo non favorisce lo slancio ideale e partecipativo di coloro che autenticamente vorrebbero contribuire alla soluzione delle tante problematiche che l’affliggono».

Gianfranco Bonanno