CATANZARO «Continuano ad insistere irregolarità, criticità e violazioni ritenute sintomatiche di inefficienze della gestione». Per l’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro arriva una nuova pesante bocciatura della Corte dei Conti, che, in una deliberazione assunta a fine gennaio dalla sezione regionale di controllo, mette nero su bianco e in fila ben 13 criticità registrate nell’analisi della gestione amministrativo/contabile dell’Ao per il triennio 2016-2018 e anche 2019. Si tratta in pratica del riscontro da parte della Corte dei Conti delle misure correttive già chieste in prima battuta all’azienda catanzarese, misure correttive che per la magistratura contabile solo in parte, in minima parte, hanno migliorato la situazione.
Anzitutto, la Corte dei conti imputa all’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro i «ritardi nell’approvazione dei bilanci consuntivi per gli esercizi 2016, 2017, 2018 nonché per il 2019» e le «reiterate perdite d’esercizio per gli esercizi 2016, 2017, 2018, 2019». In particolare – si legge nella delibera della magistratura contabile – «l’Azienda, con delibera del commissario straordinario 1044/2020, ha approvato il bilancio consuntivo relativo al 2019, ancora con una perdita pari a – 14.543.532,00 euro e con parere non favorevole del collegio sindacale. L’Azienda dovrà dimostrare, nei prossimi esercizi, che le manovre ed azioni individuate con il nuovo Piano di Rientro riescano a migliorare drasticamente i risultati d’esercizio». Stigmatizzate inoltre irregolarità nella tenuta della contabilità negli esercizi 2018 e ancora nel 2019, e ancora «discordanze in merito al risultato d’esercizio 2018, poiché il conto consuntivo 2018 riporta nel Conto economico un risultato pari a – 23.135.164,61 euro, mentre nello Stato patrimoniale indica il risultato di -20.469.000,00 euro».
Il “cahier de doleance” della Corte dei Conti non finisce qui. La sezione di controllo della magistratura contabile infatti contesta all’azienda ospedaliera di Catanzaro “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro «l’aumento nel corso degli anni dei costi di produzione; irregolare ricorso all’istituto della proroga contrattuale; irregolarità sul frazionamento degli acquisti, in violazione delle norme relative ai sistemi di gara; spesa farmaceutica non in linea con il dato regionale e nazionale, e mancanza di misure di contenimento della spesa». E, con riferimento alla voce di costo “Manutenzione e Riparazione”, emergono per la Corte dei Conti «discordanze tra i costi comunicati dall’Uoc Area Tecnica (euro 12.692.909,83 nel 2018 ed euro 12.130.547,45 nel 2019) e i costi indicati nei Conto economico 2018 e 2019, di cui al bilancio 2019, pari rispettivamente ad euro 6.596.000,00 ed euro 6.937.744,00».
Infine, la Sezione di controllo della Corte di Conti conferma «le carenze organizzative e contabili dell’azienda Pugliese Ciaccio, nonché l’ingente massa debitoria e il ritardo dei pagamenti». Nel dettaglio, si evidenziano «l’elevato l’Itp (indice di tempestività dei pagamenti) pari a 423 nel 2016, 338 nel 2017, 390 nel 2018; 278,65 nel 2019» e quindi si specifica che «i pagamenti effettuati oltre i termini previsti dal Dpcm 22/9/2014, al 31 dicembre 2019, sono stati euro 82.941.083,00, pari al 94% dei pagamenti effettuati. A fronte di debiti v/fornitori pari a euro 71.095.000,00 nel 2018 e pari a euro 65.261.914,00 nel 2019, i debiti scaduti nel 2018 sono stati pari a euro 53.277.426,00 (75% su debito/fornitori) e nel 2019 sono stati pari a euro 52.565.982,00 (81% su debito v/fornitori). La massa debitoria ha determinato interessi passivi e altri oneri finanziari pari a euro 3.759.000,00 nel 2017, euro 2.537.132,88 nel 2018 e euro 4.117.427,42 nel 2019 (con un incremento del 62% nel 2019 rispetto al 2018)». Per concludere, la magistratura contabile rileva – giusto per non farsi mancare nulla – la «grave irregolarità circa la sottostima del contenzioso; mancato accantonamento al fondo rischi per cause civili ed oneri processuali e al fondo rischi per contenzioso personale dipendente assenza di adeguate relazioni su contenzioso dell’Ufficio legale e la mancanza di informazioni nelle Note integrative allegate ai bilanci; la presenza di oneri straordinari negli esercizi oggetto di verifica; relativamente ai crediti, per il 2018 la presenza di una cospicua mole di crediti risalenti ad esercizi anteriori al 2014, verso Regione e verso Aziende sanitarie pubbliche, per il triennio in esame la non corretta iscrizione in bilancio dei crediti al loro valore presunto di realizzo, in assenza del fondo svalutazione degli stessi, sostanziale inattendibilità dei valori esposti in bilancio, con riflessi sostanziali sulla determinazione del risultato d’esercizio». Per chiudere, la Corte dei Conti invita l’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro ad adottare entro 60 giorni le ulteriori misure correttive per sanare tutte queste criticità. (a. c.)
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