COSENZA Campagna di vaccinazione e Dca del Commissario Longo in relazione alle Linee Guida propedeutiche per l’adozione degli atti aziendali. Sono questi i temi della conferenza dei sindaci convocata dal primo cittadino di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Al suo fianco, a presiedere la Conferenza anche il presidente della Provincia, Franco Iacucci e i vertici dell’Asp di Cosenza, il commissario Vincenzo La Regina e Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale. L’assemblea è stata convocata per fare il punto della situazione sulla persistenza delle condizioni di vera e propria emergenza sanitaria in tutto il territorio provinciale, nonostante gli sforzi dei sindaci «coinvolti in una battaglia a mani nude», come sostenuto in apertura dei lavori proprio da Stasi.
«Abbiamo iniziato la campagna di vaccinazione con gli 80enni e continueremo con i soggetti più fragili che mi stanno più a cuore, ha sottolineato il commissario dell’Asp di Cosenza. «Oggi è un giorno importante – ha continuato – perché incontriamo tutti i sindaci del cosentino. Come in tutte le regioni italiane ci sono territori che procedono spediti ed altri che fanno maggiore fatica». Prezioso in questo delicato momento – secondo La Regina – l’impegno dei «medici di famiglia, parte integrante del team di lavoro guidato dal dottore Antonio Pio D’Ingianna, segretario provinciale Fimmg Cosenza». Domani è previsto in Prefettura un incontro tra il commissario dell’Asp, il commissario dell’Ao Isabella Mastrobuono ed il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio. Sul tavolo, «l’organizzazione definitiva del piano di vaccinazioni». La Regina però, nel corso del suo intervento, ha analizzato la delicata situazione dell’Azienda sanitaria provinciale di competenza. «Fino a qualche giorno fa ero da solo, non c’erano neanche i direttori amministrativi della vecchia gestione». «La cosa che mi ha colpito di più – aggiunge – è la mobilità passiva che continua a crescere e non poteva essere diversamente visto che alcune strutture sono state completamente abbandonate e vi sono servizi di bassa valenza sanitaria. La mobilità passiva ha prodotto per l’azienda un danno considerevole». «Le risorse sono limitate – continua – quindi l’azienda deve riqualificare quello che oggi ha a disposizione, è matto chi pensa di vincere una battaglia da solo». Sul nodo legato all’adozione dell’atto aziendale, il documento che raccoglie mission e vision dell’azienda, La Regina non nasconde la propria preoccupazione: «Ho trovato una situazione drammatica, tra gli obiettivi – come prevede il decreto Calabria – c’è l’approvazione dei Bilanci. Ho costituito una task force con Agenas, Regione, gruppo di avvocati dell’azienda e stiamo quantizzando il debito per capire la natura del contenzioso dei pignoramenti necessario per avviare un percorso virtuoso e iniziare ad invertire la rotta».
Il sindaco di Corigliano Rossano, Stasi, si è soffermato – ai nostri microfoni – sugli errori commessi nel passato in tema di organizzazione dei servizi sanitari, sollecitando «il fondamentale coinvolgimento dei territori». «Da quando sono sindaco – aggiunge – ho interloquito con otto diversi dirigenti dell’Asp, è fondamentale la continuità ma fino ad oggi ci sono stati continui cambi al vertice che hanno costretto ad interrompere i programmi avviati ed a ripartire da zero. E’ una situazione che mi auguro di non dover affrontare mai più». «Non è sicuramente facile governare un’Azienda sanitaria segnata da milioni di debiti – chiosa Stasi – ma l’Asp ha il compito di organizzare e garantire i servizi sul territorio provinciale». Diversi i temi toccati dal presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, «preoccupato dai casi di variante inglese registrati nel territorio provinciale, soprattutto in relazione alla rapida diffusione del virus che non risparmia i più giovani». Per Iacucci, «i primi cittadini – in una fase così delicata – devono essere bravi a superare le divisioni e lavorare ad un progetto unitario per migliorare i servizi ospedalieri e quelli presenti sul territorio».
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